Concetti Chiave
- Il concetto di sostenibilità è emerso negli anni Novanta, inizialmente definito durante il Summit della Terra del 1992 come sviluppo che soddisfa i bisogni presenti senza compromettere il futuro.
- La sostenibilità si è evoluta oltre l'ecologia, ora implica un equilibrio tra bisogni umani e ambientali, mirando a sviluppo sostenibile per le generazioni attuali e future.
- Tre principi fondamentali della sostenibilità: ambientale (uso responsabile delle risorse naturali), sociale (diritti alla salute, giustizia e sicurezza), economica (creazione di posti di lavoro e reddito).
- Nel settore economico, le imprese devono integrare la sostenibilità, gestendo efficacemente risorse naturali, finanziarie e umane, con attenzione allo sviluppo socio-ambientale.
- La responsabilità sociale d'impresa è un'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche, andando oltre le norme legali per migliorare reputazione e competitività.
Responsabilità sociale d’impresa
Il concetto di sostenibilità inizia ad essere un punto fondamentale nella nostra società all’inizio degli anni Novanta. La prima definizione di questo termine si ebbe durante la prima Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo, svoltasi a Rio de Janeiro nel 1992, ponendo così le prime basi per l’idea di sviluppo sostenibile a livello mondiale.A questa conferenza, conosciuta anche come Summit della Terra o Eco92, parteciparono i rappresentanti di 172 paesi, i quali discussero sulla possibile risoluzione dei problemi di povertà, diversità tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo, e quelli riguardanti gli ambiti sociali, economici ed ambientali.
Il termine sostenibilità fu definito inizialmente come “condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Tale concetto si riferì principalmente al tema dell’ecologia, ma con il passare degli anni e con il conseguente cambiamento delle circostanze, la nozione di sostenibilità ha subito un’evoluzione che l'ha portata ad avere un significato più ampio e complesso.
Al giorno d'oggi, la si può quindi definire come la capacità di sapere e potere costruire nel tempo un equilibrio, trovando un punto d'incontro tra i bisogni dell'essere umano e quelli dell'ambiente, in modo da poter far nascere una forma di sviluppo che permetta di soddisfare le necessità delle generazioni attuali e future, ma anche di rispettare e salvaguardare il benessere dell’ambiente circostante.
Pertanto, si può affermare che la sostenibilità, ora come ora, è basata su tre principi cardine che riassumono il concetto di sviluppo sostenibile:
- la sostenibilità ambientale, ovvero la responsabilità basata sul corretto e moderato utilizzo delle risorse naturali a nostra disposizione;
- sostenibilità sociale, ovvero assicurare un ambiente in cui sono presenti i principi dei diritti alla salute, alla giustizia, alla sicurezza e alla ricchezza;
- la sostenibilità economica, ovvero la capacità di poter garantire la presenza di posti di lavoro e il conseguimento di un reddito da parte dei lavoratori.
Per conseguire risultati di grande impatto a livello globale è necessario che il concetto di sostenibilità venga applicato anche nel settore economico, dove operano le imprese. Le aziende oltre al proprio obiettivo di generare valore economico gestendo in modo efficace ed efficiente le risorse naturali, finanziarie e umane, devono porre l'attenzione anche sullo sviluppo socio-ambientale del contesto circostante.
A tal proposito diventa essenziale l’impresa socialmente responsabile, nella quale si dà rilevante importanza alla responsabilità sociale d’impresa.
La responsabilità sociale d’impresa è definita dalla Commissione Europea come “integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate”.
É basata sulla volontarietà dell’impresa stessa di volere rispettare certi aspetti che vanno ben al di là degli obiettivi stabiliti dalle norme giuridiche e sulla capacità di soddisfare i bisogni del cliente e gestire nel miglior modo le aspettative degli stakeholders, ovvero i portatori di interessi diretti e indiretti. Questo significa organizzare la propria attività produttiva in un'ottica sostenibile oltre a quanto previsto dalla legge in materia, evidenziando così la volontà dell'impresa a dare il proprio meglio, creando valore nel futuro.
È inoltre un modo per aumentare la competitività poiché la responsabilità sociale d’impresa incide sulla reputazione e sul consenso da parte dell’esterno.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la prima definizione di sostenibilità e quando è stata formulata?
- Quali sono i tre principi cardine della sostenibilità?
- Come viene definita la responsabilità sociale d’impresa dalla Commissione Europea?
- Perché è importante che le imprese adottino pratiche di responsabilità sociale?
- In che modo la sostenibilità ha evoluto il suo significato nel tempo?
La prima definizione di sostenibilità è stata formulata durante la Conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo a Rio de Janeiro nel 1992, definendola come la capacità di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future.
I tre principi cardine della sostenibilità sono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica, che riguardano rispettivamente l'uso corretto delle risorse naturali, la garanzia dei diritti sociali e la creazione di posti di lavoro.
La responsabilità sociale d’impresa è definita dalla Commissione Europea come l'integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle operazioni commerciali delle imprese e nei loro rapporti con le parti interessate.
È importante perché la responsabilità sociale d’impresa migliora la reputazione e il consenso esterno, aumentando la competitività e contribuendo allo sviluppo socio-ambientale del contesto in cui operano.
La sostenibilità ha evoluto il suo significato da un concetto principalmente ecologico a uno più ampio e complesso, che include l'equilibrio tra i bisogni umani e ambientali per lo sviluppo delle generazioni attuali e future.