Concetti Chiave
- Il principio di uniformità delle imposte richiede un carico fiscale omogeneo per tutti i contribuenti, basato su equità e giustizia.
- Il principio del beneficio suggerisce che le imposte dovrebbero riflettere i vantaggi ottenuti dai servizi pubblici, ma è difficile quantificare tali benefici per ogni contribuente.
- Il principio del sacrificio si basa su teorie che propongono un'imposta equa quando il sacrificio è uguale, proporzionale o minimo per i contribuenti.
- Il principio della capacità contributiva di Wagner implica che le imposte siano proporzionate alla capacità effettiva di pagare, valutata tramite fattori oggettivi e soggettivi.
- La discriminazione del reddito, sia quantitativa che qualitativa, stabilisce diversi livelli di tassazione in base all'entità e all'origine del reddito.
Principio di uniformità delle imposte
- l’onere dell’imposta deve essere omogeneo per tutti i contribuenti- principi di ripartizione equa del carico tributario dei contribuenti: principio del beneficio, del sacrificio e della capacità contributiva
- principio del beneficio = i contribuenti devono pagare le imposte sulla base dei vantaggi che ricavano dai servizi pubblici, perciò l’imposta diventa il corrispettivo del servizio pubblico -> chi riceve più servizi deve pagare di più -> è difficile valutare il beneficio che ogni contribuente ricava -> questo criterio è generico e insoddisfacente
- principio del sacrificio = i contribuenti devono pagare le imposte sulla base del sacrificio che sopportano per il pagamento dell’imposta -> la somma di ricchezza destinata al pagamento dell’imposta corrisponde all’utilità marginale del reddito:
1 - teoria del sacrificio uguale (Mill) = l’imposta è equa quando sottrae a tutti i contribuenti la stessa utilità totale -> per tutti lo stesso sacrificio -> l’imposta può essere progressiva, proporzionale o regressiva
2 - teoria del sacrificio proporzionale = l’imposta è equa quando l’utilità della somma utilizzata per pagarla e l’utilità della ricchezza posseduta sono nella stessa proporzione per tutti i contribuenti -> per i ricchi un sacrificio maggiore che per i poveri -> l’imposta deve essere progressiva
3 - teoria del sacrificio minimo (Edgeworth) = l’imposta è equa quando comporta il sacrificio minore per la collettività di tutti i contribuenti -> l’imposta deve essere fortemente progressiva
- principio della capacità produttiva (ispirato alla teoria economica del tedesco Wagner) = il carico tributario deve essere ripartito tra i contribuenti in relazione alla loro effettiva capacità di pagare i tributi, che va ricavata dai fattori oggettivi e dai fattori soggettivi -> all’aumentare del reddito cresce la capacità contributiva
- fattori oggettivi = quantità di ricchezza posseduta dal contribuente che può essere di reddito o di patrimonio; vengono presi in considerazione l’aspetto quantitativo (entità della ricchezza posseduta) e l’aspetto qualitativo (modalità con la quale il contribuente si è procurato o ha ricevuta quella ricchezza)
- fattori soggettivi = condizioni personali, familiari e sociali del contribuente (stato di salute, figli a carico, ecc)
- discriminazione quantitativa del reddito = tassare in misura maggiore i redditi più elevati:
1 - reddito-prodotto = si riferisce ai compensi percepiti per avere fornito fattori produttivi -> salari, interessi, rendite e profitti
2 - reddito-entrata = insieme degli incrementi di ricchezza percepiti a qualunque titolo
- discriminazione qualitativa del reddito = tassare i redditi in modo diverso rispetto alla loro origine:
1 - redditi da capitale (rendite, interessi) = non derivano da un sacrificio per il contribuente
2 - redditi da lavoro (salari, profitti) = derivano da un sacrificio per il contribuente
3 - a parità di importo, si ha la capacità contributiva minore del reddito da lavoro
Domande da interrogazione
- Qual è il principio del beneficio nell'ambito della tassazione?
- Come si differenziano le teorie del sacrificio nella tassazione?
- Cosa implica il principio della capacità produttiva?
- Qual è la differenza tra discriminazione quantitativa e qualitativa del reddito?
Il principio del beneficio stabilisce che i contribuenti devono pagare le imposte in base ai vantaggi che ricavano dai servizi pubblici, rendendo l'imposta un corrispettivo per tali servizi. Tuttavia, è difficile valutare il beneficio individuale, rendendo questo criterio generico e insoddisfacente.
Esistono tre teorie del sacrificio: la teoria del sacrificio uguale, che prevede un'imposta equa quando sottrae la stessa utilità totale a tutti; la teoria del sacrificio proporzionale, che richiede un'imposta progressiva per un sacrificio maggiore per i ricchi; e la teoria del sacrificio minimo, che suggerisce un'imposta fortemente progressiva per minimizzare il sacrificio collettivo.
Il principio della capacità produttiva implica che il carico tributario deve essere distribuito in base alla capacità effettiva dei contribuenti di pagare, considerando fattori oggettivi come la quantità di ricchezza e fattori soggettivi come le condizioni personali e familiari.
La discriminazione quantitativa del reddito tassa maggiormente i redditi più elevati, mentre la discriminazione qualitativa tassa diversamente i redditi in base alla loro origine, distinguendo tra redditi da capitale e redditi da lavoro, con una minore capacità contributiva attribuita ai redditi da lavoro.