carlottazamperlini
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Concetti Chiave

  • Le infezioni bovine, come quelle causate da Neospora, possono portare a perdite economiche significative, costringendo alcuni allevatori a considerare la chiusura delle loro attività a causa dell'estensione della fase di asciutta delle vacche.
  • In Svizzera, le perdite economiche annuali attribuite a Neospora sono stimate attorno ai 10 milioni di euro, con manovre economiche che possono raggiungere i 40 milioni di euro, evidenziando l'importanza di affrontare questi parassiti trascurati.
  • La percezione del costo del veterinario come un onere aggiuntivo ha portato a una scarsa attenzione verso parassiti come Neospora, nonostante il loro impatto economico rilevante sugli allevamenti bovini.
  • Neospora è ampiamente diffusa negli allevamenti del Piemonte, con una prevalenza variabile dal 5% al 50% delle vacche risultate positive, indicando la necessità di monitoraggio e controllo.
  • La trasmissione di Neospora avviene principalmente in modo verticale, da madre a vitello, sia prima che dopo la somministrazione del colostro, garantendo la persistenza del parassita nell'ambiente.

Indice

  1. Impatto delle infezioni bovine sull'economia
  2. Altri aspetti

Impatto delle infezioni bovine sull'economia

Un litro di latte viene pagato oggi circa 0,35 centesimi al litro e quindi è chiaro come anche una “piccola” perdita, come il dover prolungare l’asciutta di una vacca su 5-8 animali nello stesso periodo, crea una perdita enorme, che se ripetuta nel tempo, in alcuni casi, può quasi obbligare gli allevatori a chiudere l’attività.
In questa immagine è possibile visualizzare l’impatto economico di Neospora sull’allevamento bovino (dati di 10-15 anni perché ad oggi non ci sono dati più recenti).
La Svizzera ha un patrimonio zootecnico Non paragonabile a quello Italiano, ma le perdite a causa di Neopsora si aggiravano attorno ai 10 milioni di euro
all’anno. Le manovre economiche erano circa di 40 milioni di euro.
Questo da un’idea di quanto certi parassiti, che ad oggi sono negletti, siano impattanti: oggi nessuno si preoccupa di Neoposra e di risolvere il problema che Neospora porta, ma ci si concentra su altri parassiti che però non hanno un impatto economico tale. Questa modalità di agire deriva dal fatto che il veterinario in allevamento è visto come un costo e la risoluzione del problema che porta il veterinario costa molto di più di quello che il veterinario stesso guadagna. Questo è un aspetto che si è perso negli ultimi dieci anni e se non si fosse perso ad oggi i veterinari si dovrebbero occupare di Neospora molto di più di quanto non stiamo facendo.

Altri aspetti

In Piemonte in tutti gli allevamenti in cui uno cerca Neospora la trova e la prevalenza è estremante variabile: dal 5 al 50% delle vacche positive. Quindi Neopsora è un parassita presente nella nostra realtà.
La stragrande maggioranza delle vacche che sono positive partoriscono vitelli sieropositivi: questo fa dedurre che il vitello ha prodotto degli anticorpi e che questi possano essere passivi e quindi trasmessi con il colostro.
Per risolvere il problema è necessario verificare lo status della madre e dei vitelli prima e dopo la somministrazione del colostro. Ciò che si nota è che comunque prima del colostro vi sono 2/3-3/4 dei vitelli, che nascono da madre positive, sono già positivi; quindi, Neospora ha una forte trasmissione di tipo verticale.
Anche analizzando gli animali selvatici (caprioli, cinghiali e volpi) è possibile cercare la prevalenza di Neospora (attorno al 30%): la cosa interessante è che si ha una trasmissione verticale molto alta, da più dell’80 al 100%.
La tendenza alla trasmissione verticale è molto alta in questo parassita: si avranno come vantaggio il fatto che in questo modo può mantenersi facilmente nell’ambiente; come svantaggio il fatto che manca la riproduzione sessuata nell’ospite definitivo. Basta effettuarla una tantum perché la trasmissione verticale permette comunque al parassita di essere molto presente: così facendo si aumenta la probabilità di effettuare riproduzione sessuata perché si avrà un numero molto alto di ospiti intermedi infetti e quindi quando questi muoiono se vengono mangianti da un cane, da un lupo, da un coyote, da un dingo o da uno sciacallo si arriverà a poter effettuare riproduzione sessuata.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'impatto economico delle infezioni da Neospora sull'allevamento bovino in Svizzera?
  2. L'impatto economico delle infezioni da Neospora sull'allevamento bovino in Svizzera si aggira attorno ai 10 milioni di euro all'anno, con manovre economiche che erano circa di 40 milioni di euro.

  3. Perché il problema di Neospora non viene affrontato adeguatamente negli allevamenti?
  4. Il problema di Neospora non viene adeguatamente affrontato negli allevamenti perché il veterinario è spesso visto come un costo aggiuntivo e la risoluzione del problema che porta il veterinario costa molto di più di quello che il veterinario stesso guadagna.

  5. Quale è la prevalenza di Neospora negli allevamenti del Piemonte?
  6. La prevalenza di Neospora negli allevamenti del Piemonte è estremamente variabile, oscillando tra il 5 e il 50% delle vacche positive.

  7. Come si trasmette Neospora e quale strategia adotta per mantenere la sua presenza nell'ambiente?
  8. Neospora si trasmette principalmente attraverso una trasmissione verticale, dalla madre al vitello, sia prima che dopo la somministrazione del colostro. Questa modalità di trasmissione permette al parassita di mantenere facilmente la sua presenza nell'ambiente, nonostante manchi la riproduzione sessuata nell'ospite definitivo.

Domande e risposte