ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • La distribuzione settoriale analizza il contributo dei singoli settori economici al PIL, evidenziando punti di forza e debolezza dell'economia.
  • In un'economia avanzata, il settore terziario domina, coprendo tre quarti dell'attività economica complessiva.
  • Il settore secondario contribuisce a circa un quarto del Reddito nazionale, mentre il settore primario ha un ruolo marginale con solo il 2%.
  • Nei paesi in via di sviluppo, il settore primario ha un peso maggiore rispetto ai settori secondario e terziario.
  • La distribuzione territoriale del PIL mette in luce il divario economico tra le regioni, con il Nord più ricco rispetto al Sud del paese.

La distribuzione settoriale

La distribuzione settoriale fornisce informazioni sul contributo dei singoli settori economici alla produzione del PIL. Possiamo conoscere cosi' le condizioni dell'economia e le sue possibilità di crescita; i punti di forza e i punti deboli che ne frenano lo slancio; la capacità di sostenere la competizione con gli altri Paesi, e molte altre informazioni.
Il quadro fotografato dai dati statistici illustra la situazione di un sistema economicamente avanzato. Gli elementi che lo caratterizzano sono:

• un settore terziario molto sviluppato, che copre i tre quarti dell'intera attività economica;
• un settore secondario (comprendente l'industria in senso stretto e il settore delle costruzioni), che contribuisce alla produzione di circa un quarto del Reddito nazionale;
• un settore primario (tecnologicamente avanzato), che contribuisce alla produzione del Reddito nazionale con una quota molto ridotta del 2%.

Se confrontassimo questi dati con quelli di un'economia in via di sviluppo o sottosviluppata ci accorgeremmo che in queste ultime i diversi settori partecipano alla realizzazione del Reddito nazionale con percentuali del tutto diverse: altissime per il settore primario, assai più basse per gli altri due settori.

La distribuzione territoriale

La distribuzione territoriale individua la partecipazione delle singole realtà territoriali (Regioni, Province ecc.) alla produzione del PIL.
I dati, in genere, sono organizzati sotto forma di graduatoria delle circoscrizioni territoriali di riferimento e confrontano il reddito complessivo prodotto in ogni realtà oppure il reddito pro capite.
Anche dai dati sulla ripartizione territoriale del Reddito nazionale si ricavano indicazioni interessanti, per esempio il differente grado di sviluppo economico all'interno del territorio nazionale.
La maggior parte dei Comuni che registrano i redditi pro capite più alti è collocata nelle Regioni del Nord; per contro, le realtà territoriali del Sud sono le più povere e registrano redditi significativamente inferiori rispetto a quelli delle altre zone del Paese.

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