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Concetti Chiave

  • Il conto economico italiano adotta la forma scalare e la configurazione a valori e costi della produzione, evidenziando aree sub-gestionali per determinare il risultato economico netto.
  • L'area fondamentale comprende i valori e costi della produzione, il cui saldo determina il primo risultato economico intermedio, cruciale per valutare l'efficacia e l'efficienza aziendale.
  • L'area finanziaria include proventi e oneri finanziari, con prevalenza di questi ultimi in Italia a causa della sotto-capitalizzazione delle imprese.
  • Il legislatore italiano distingue tra componenti di reddito ordinarie e straordinarie, creando un'area straordinaria per proventi e oneri straordinari.
  • Le novità del nuovo conto economico includono l'inserimento di ricavi e acquisti al netto delle rettifiche e la gestione delle variazioni di rimanenze secondo la loro destinazione.

Conto economico

La 4 direttiva CEE prevedeva due forme e due configurazioni quindi 4 possibili combinazioni: la forma orizzontale sezioni divise o la forma scalare (a gradini o cascata) o la configurazione a valori e costi della produzione o a ricavi e costo del venduto; il legislatore italiano ha scelto la forma scalare e la configurazione a valori e costi della produzione; la forma scalare è stata adottata perché mette meglio in risalto come le diverse aree sub-gestionali concorrono alla determinazione del risultato economico netto d'esercizio, evidenziando due risultati economici intermedi e il totale di ogni area o sotto-area gestionale.
L'area fondamentale, detta anche tipica caratteristica, è quella della produzione dove abbiamo le classi: valori della produzione e costi della produzione: la differenza tra valori e costi della produzione evidenzia il primo risultato economico intermedio che riveste un ruolo prioritario; se questo risultato è negativo la situazione è grave e significa che l'azienda non è efficace nelle politiche di vendita o non è efficiente nei processi di produzione o entrambe.
C'è poi l'area finanziaria, suddivisa in due sotto-aree che corrispondono alla classe C e D: la prima evidenzia i proventi e gli oneri finanziari: di solito in Italia prevalgono gli oneri finanziari in quanto la maggior parte delle imprese è sotto-capitalizzata cioè prevale il capitale di terzi sul capitale proprio quindi il notevole indebitamento fa sorgere dei costi finanziari.
Abbiamo poi la seconda sotto-area delle rivalutazioni e svalutazioni di attività finanziarie sia che facciano parte delle immobilizzazioni finanziarie sia che facciano parte dell'attivo circolante. Quest'area è raramente movimentata e se lo è avviene durante le operazioni di assestamento in applicazione dei criteri di valutazione previsti dal codice civile. A differenza degli altri paesi il legislatore italiano ha distinto componenti di redditi ordinarie e straordinarie prevedendo un'area straordinaria dove troviamo proventi e oneri straordinari corrispondente alla classe E. A questo punto viene evidenziato il secondo ed ultimo risultato economico intermedio, detto risultato economico prima delle imposte. Da questo togliendo le imposte sul reddito, correnti, differite, e anticipate si ottiene il risultato economico netto d'esercizio (utile o perdita). Il conto economico non contiene sottoclassi. È stata scelta la configurazione a valori e costi della produzione perché rispetta la tradizione ragionieristica italiana di rilevare i costi per origine o natura (costi delle materie, costi dei servizi, costi del lavoro, ammortamenti, svalutazioni ecc ecc), mentre nei paesi anglosassoni, dove c'è la tradizione di rilevare i costi per destinazione (costi industriali, commerciali, amministrativi), hanno adottato l'altra configurazione (ricavi e costo del venduto).

NB: il bilancio d'esercizio non è solo un punto di arrivo della contabilità generale per esprimere il sistema dei valori aziendali, ma è anche un punto di partenza per successive rielaborazioni e analisi al fine di esprimere un giudizio sullo stato di salute dell'azienda.
Le principali novità del nuovo conto economico rispetto al vecchio profitti e perdite sono 2:
-i ricavi di vendita e gli acquisti di merci, materie ecc vanno inseriti al netto delle rettifiche (resi ribassi ecc);
-nel vecchio P&P le rimanenze venivano inserite nei costi quelle iniziali e nei ricavi quelle finali nella forma orizzontale a sezioni divise, mentre nel CE va inserito l'incremento o il decremento cioè la variazione subita dalle rimanenze nell'esercizio considerato: le rimanenze destinate alla vendita (prodotti e simili) va nei valori della produzione con segno positivo l'incremento e con segno negativo il decremento, costituendo il primo una rettifica di costi (ricavi) e il secondo un'integrazione di costi quindi da togliere dai ricavi; le rimanenze destinate alla produzione (merci, materie prime, ecc) vanno inserite nei costi della produzione con segno negativo se è un incremento che costituisce una rettifica di costo, e con segno positivo se è un decremento che costituisce un'integrazione di costo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le configurazioni previste dalla 4 direttiva CEE per il conto economico?
  2. La 4 direttiva CEE prevede due forme e due configurazioni, risultando in quattro combinazioni possibili: la forma orizzontale sezioni divise o la forma scalare, e la configurazione a valori e costi della produzione o a ricavi e costo del venduto.

  3. Perché il legislatore italiano ha scelto la forma scalare per il conto economico?
  4. Il legislatore italiano ha scelto la forma scalare perché evidenzia meglio come le diverse aree sub-gestionali contribuiscono al risultato economico netto d'esercizio, mostrando due risultati economici intermedi e il totale di ogni area gestionale.

  5. Qual è l'importanza dell'area della produzione nel conto economico?
  6. L'area della produzione è fondamentale perché la differenza tra valori e costi della produzione evidenzia il primo risultato economico intermedio, che è prioritario per valutare l'efficacia delle politiche di vendita e l'efficienza dei processi di produzione.

  7. Come sono trattate le rimanenze nel nuovo conto economico rispetto al vecchio profitti e perdite?
  8. Nel nuovo conto economico, le rimanenze sono inserite come variazione subita nell'esercizio considerato, con incrementi e decrementi che costituiscono rispettivamente rettifiche e integrazioni di costi, a differenza del vecchio profitti e perdite dove erano inserite nei costi e ricavi.

  9. Quali sono le principali novità del nuovo conto economico rispetto al vecchio profitti e perdite?
  10. Le principali novità sono che i ricavi di vendita e gli acquisti vanno inseriti al netto delle rettifiche, e le rimanenze sono trattate come variazioni nell'esercizio, con incrementi e decrementi che influenzano i valori della produzione e i costi della produzione.

Domande e risposte

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