silvia.vallenari
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Concetti Chiave

  • Il "Livre de portraiture" di Villard de Honnecourt del 1240 e i fogli di Giovannino de Grassi rappresentano esempi di collezioni di modelli usati come riferimento artistico.
  • Pisanello e Jacopo Bellini hanno innovato il disegno autonomo, spostandosi dal naturalismo verso modelli tratti dal vero e manuali di pratica disegnativa per botteghe.
  • Il cambiamento del concetto di "modello" nel XV secolo ha portato a un'arte più scientifica, con artisti come Botticelli e Leonardo che esplorano nuovi approcci al disegno dal vero.
  • Le accademie come l'Accademia del Disegno a Firenze e l'Accademia di San Luca a Roma hanno formalizzato l'educazione artistica, enfatizzando il disegno come base delle arti.
  • Il disegno dall'antico, sviluppato con artisti come Squarcione e Mantegna, includeva taccuini con schizzi di monumenti antichi e moderni, servendo anche come cataloghi per il commercio di sculture antiche.

Il Disegno Autonomo

Libro di Modelli (exempla) “Livre de portraiture” di Villard de Honnecourt 1240 (taccuino o libro di modelli).
Giovannino de Grassi: 31 fogli animali, piante, cortigiane.
Pisanello: abbandonò il naturalismo di repertorio per passare all'esecuzione di disegni tratti per la prima volta dal vero. Si tratta di opere non propedeutiche ad una realizzazione pittorica, ma per avere un repertorio di modelli cui attingere in occasione e tempi diversi.
Jacopo Bellini: (venezia '400) rappresenta piuttosto un manuale di pratica disegnativa in uso in una bottega e un formulario di una tradizione figurativa da lasciare in eredità ai suoi allievi, composto di studi di composizioni, schizzi prospettici e paesaggistici.
Benozzo Gozzoli: unità stilistica, anche se assegnabile a varie mani.

Disegno dal modello vivente e disegno accademico.

Cambiamento del concetto di “modello” non più inteso in senso medioevale quale disegno – prototipo da copiare e riprendere nell'ambito della bottega, ma studio reale desunto dal vero, e precisamente da modelli in posa preferibilmente maschili, nudi o vestiti con ampi mantelli e panneggi, in abiti contemporanei.
Botticelli, Filippino Lippi, David, Ghirlandaio.
Verrocchio, Leonardo: “panneggi rappresi”.
A partire dal XV secolo si viene delineando la concezione dell'arte come scienza, per cui gli artisti sentono l'esigenza di rivendicare una dignità filosofica e teorica all'esercizio manuale da loro praticato.

Il primo è l'Alberti, distinzione tra artista e artigiano.
I trattati assumono perciò una grande importanza a partire dal XVI sec nella formazione di una artista e prendono il posto dai ricettari medioevali o dai libri di modelli. L'essenza dell'arte s'identifica con il disegno, padre della arti stesse. Determinata da questa concezione teorica, nasce già alla fine del '400 a Firenze una nuova tipologia del disegno, che si diffonde rapidamente nel corso del '500 in tutti i centri della rinnovata cultura in Italia e Europa: il Disegno di Figura (tirocinio disegnativo).
Prima accademia 1563: Firenze fondata da Cosimo dè Medici “Accademia del Disegno”.
1577 a Roma fondata da Federico Zuccari dedicata a San Luca, “Accademia di San Luca” .
Fine secolo a Bologna “Accademia degli Incamminati”.

Disegno dall'Antico

Origine: esigenza di rifarsi all'antico. La Cultura dell'antico ha un primo sviluppo nell'area Veneta, con Squarcione, Mantegna.
Taccuini, album miscellanei, libri di modelli.
Villard de Honnencourt.
Un'altra tipologia nell'ambito del disegno dall'antico: 1) disegni autobiografici 2) disegni – ricordi.
1) sono generalmente immagini copiate da monumenti antichi e moderni, per lo più architettonici, scelti dall'autore in base ad un rapporto diretto con la sua attività, per motivi di interesse di studio, progettazione o restauro.
2) sono di contenuto più eterogeneo: si passa da sculture a rilievi, vasi, dettagli decorativi, oltre che ad architetture e piante, e vi sono soprattutto vedute e schizzi panoramici d'insieme di ciò che restava dell'antica Roma nel '500 (es. Codex Escurialensis – Taccuino Barberini di Giuliano da Sangallo).
A Roma alla ½ del '500 fiorivano in modo vistoso il commercio di sculture antiche e spesso i taccuini di disegni costituivano cataloghi di pezzi di vendita, da presentare a possibili compratori all'estero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza del "Libro di Modelli" di Villard de Honnecourt nel contesto del disegno autonomo?
  2. Il "Libro di Modelli" di Villard de Honnecourt rappresenta un esempio di taccuino o libro di modelli del 1240, che ha influenzato la pratica del disegno autonomo, fornendo un repertorio di modelli per artisti.

  3. Come è cambiato il concetto di "modello" nel disegno dal Medioevo al Rinascimento?
  4. Il concetto di "modello" è passato da un disegno-prototipo da copiare a uno studio reale desunto dal vero, con modelli in posa, preferibilmente maschili, nudi o vestiti, riflettendo un cambiamento verso un approccio più scientifico e realistico nell'arte.

  5. Qual è il ruolo delle accademie nel promuovere il disegno come disciplina artistica?
  6. Le accademie, come l'Accademia del Disegno a Firenze e l'Accademia di San Luca a Roma, hanno promosso il disegno come disciplina artistica, sottolineando la sua importanza teorica e pratica e contribuendo alla formazione degli artisti.

  7. In che modo il disegno dall'antico ha influenzato gli artisti del Rinascimento?
  8. Il disegno dall'antico ha influenzato gli artisti del Rinascimento attraverso lo studio e la copia di monumenti antichi, sculture e architetture, fornendo ispirazione e conoscenza storica, come evidenziato nei taccuini e album miscellanei dell'epoca.

Domande e risposte