Concetti Chiave
- La domus o villa romana si sviluppava principalmente a pianterreno, con un atrio centrale caratterizzato da un compluvium per raccogliere l'acqua piovana.
- Il peristilio, un'area attorno a un cortile circondato da colonnati, era frequentemente ornato con piante, vasche e fontane, seguendo l'influenza ellenistica.
- Le case signorili spesso disponevano di un giardino posteriore con un canale d'acqua centrale, integrato da vialetti e aiuole lungo l'asse principale della casa.
- Le ville imperiali erano più complesse, includendo strutture come terme, biblioteche, teatri e anfiteatri, interconnesse da giardini.
- La Villa di Adriano a Tivoli rappresenta un esempio grandioso dell'architettura complessa e dei giardini delle ville imperiali romane.
Abitazioni romane
La domus o villa era un'abitazione con sviluppo a pianterreno. Dall'ingresso, attraverso il vestibolo, si entrava nell'atrio, uno spazio quadrangolare con apertura sul tetto, il cosiddetto "compluvium" abbellito con portici, statue e vasi di fiori ; al centro vi era un piccolo bacino quadrato (l'impluvium) che raccoglieva le acque piovane. L'atrio era il centro della vita familiare; questo nucleo, secondo la moda ellenistica, spesso era ampliato da un altro corpo che si sviluppava attorno ad un ampio cortile circondato da un colonnato (il peristilium). Il peristilio era abbellito da aiuole, vasi con piante, vasche e fontane.
Oltre a questo tipo di abitazione con il giardino all'interno, vi erano le case signorili con il giardino sul retro dell'edificio ; questo giardino si estendeva lungo l'asse principale della casa e come elemento centrale aveva un lungo canale d'acqua fiancheggiato da vialetti e da aiuole.
Nel mondo imperiale le ville, oltre agli edifici abitativi, includevano le terme, le biblioteche, i teatri e anche gli anfiteatri. Questi edifici erano sistemati a gruppi e il Giardino serviva spesso come elemento di collegamento; l'esempio più grandioso è quello della Villa di Adriano a Tivoli.