Le norme giuridiche: caratteristiche e limiti rispetto alle regole sociali

Limiti delle regole sociali

Le regole sociali, religiose morali presentano un evidente limite che le rende adatte a svolgere una funzione complessa come quella di mettere ordine nella nostra società; esse, infatti, non sono condivise da tutti, perché ognuno può avere un proprio credo religioso, oppure ricevere un diverso tipo di educazione o basarsi su valori morali diversi da quelli degli altri. Occorrono invece regole che coinvolgano tutti, senza distinzioni, e che siano in grado di disciplinare l'immenso numero di situazioni e di rapporti che danno vita alla società moderna. Questa importante funzione è svolta da un particolare tipo di regole che si chiamano norme giuridiche, vale a dire regole di diritto. Si tratta di regole che sono stabilite dallo Stato (che rappresenta l'insieme di tutti i cittadini) che, attraverso i suoi organi, produce le norme giuridiche e ne garantisce il rispetto (se necessario anche con l’uso della forza). L'insieme di queste norme costituisce quello che si chiama ordinamento giuridico di uno Stato o, con altro termine, il suo diritto.

Caratteristiche delle norme giuridiche

Le norme giuridiche presentano particolari caratteristiche che valgono a distinguerle da qualsiasi altro tipo di norma e consentono loro di svolgere la particolare funzione cui sono destinate (la civile convivenza). Esse sono:

Generalità: le norme giuridiche devono rivolgersi a tutti i membri della società senza fare distinzioni, in modo da assicurare uniformità di comportamento ed evitare che ciascuno segua regole proprie.

Obbligatorietà: per garantire l'efficacia delle regole poste dallo Stato è necessario che ne sia assicurato il rispetto da parte di tutti. Lo Stato dunque impone con la propria autorità (e se necessario anche con la forza) l'osservanza delle norme giuridiche, e reagisce nei confronti di chi le infrange con maggiore o minore severità secondo la gravità della violazione commessa.

Astrattezza: è una caratteristica che ha che fare con il modo in cui le norme giuridiche sono formulate. Esse, infatti, fanno riferimento solo ad astratte tipologie di fatti (le cosiddette fattispecie) escludendo tutti quei particolari che possono presentarsi nelle situazioni concrete. Ad esempio: se vogliamo che una norma ci protegga dai furti, anziché dire “è vietato rubare le bici, i motorini, i cellulari, gli zaini ecc.", sarà più semplice ed efficace stabilire solo che "è vietato rubare" e specificare cosa si intende con il termine "rubare", senza cioè dover elencare nella norma tutti i casi possibili. Una tale elencazione, infatti, oltre ad essere potenzialmente infinita, comporterebbe sempre rischio di tralasciare qualche ipotesi, che quindi sfuggirebbe all'efficacia della norma.