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Costituzione italiana - Caratteristiche e struttura Pag. 1
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Sintesi
Costituzione

La Costituzione italiana è entrata in vigore il primo gennaio del 1948.
La prima Costituzione italiana è stata lo Statuto Albertino, concessa da C. Alberto di Savoia nel 1848.
La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato; si trova al vertice della Gerarchia delle fonti e quindi non entra in contrasto con altre leggi.

In allegato file word con la continua dell'appunto.
Estratto del documento

- rigidità della Costituzione: per modificare la Costituzione si ricorre alle leggi costituzionali che

ricorrono ad un procedimento aggravato che richiede i 2/3 dei parlamentari e una doppia votazione delle

Camere;

- giustizia costituzionale: la Corte Costituzionale reagisce contro atti e comportamenti giuridici contrari

alla Costituzione effettuando anche un controllo sulle leggi ordinarie.

art. 2

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle

formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri

inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

I diritti sono “inviolabili” da parte di tutti e i principi fondamentali dell’ordinamento non possono essere

eliminati, ne dal legislatore ordinario, ne dal legislatore costituzionale.

art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di

sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di

fatto la libertà e la uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e

l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del

Paese.

Il principio di uguaglianza è previsto in due significati diversi ma complementari:

- uguaglianza formale: di fronte alle legge i cittadini sono tutti uguali e anche rispetto alle conseguenze

della legge. Il divieto di discriminazione rafforza il concetto di uguaglianza;

- uguaglianza sostanziale: possibilità di essere sottoposti a trattamenti differenziati.

In base a questo articolo, la legge deve trattare in modo uguale le situazioni uguali e in modo diverso le

situazioni diverse.

art. 11

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di

risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati,

alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le

Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Principio pacifista dell’Italia: Stato nazionale, non nazionalistico (atteggiamenti aperti con gli altri Stati).

Concezione della guerra come male necessario alla propria difesa.

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