Concetti Chiave
- Dante viene circondato da anime che chiedono preghiere dai vivi per abbreviare la loro permanenza in Purgatorio.
- Virgilio spiega a Dante che le preghiere dei pagani non avevano effetto poiché non rivolte a Dio.
- Incontrano Sordello da Goito, il quale riconosce Virgilio come suo conterraneo e lo abbraccia calorosamente.
- Dante riflette sulle condizioni dell'Italia, lacerata da conflitti interni e trascurata dall'imperatore.
- Critica la città di Firenze per la sua instabilità politica e giuridica, caratterizzata da ingiustizia e faziosità.
L'incontro con le anime violente
All'inizio del canto Dante è assalito dalla folla di anime che in vita furono gli uccisi con la violenza. Essi chiedono che Dante riferisca ai familiari di pregare per loro, affinché la loro permanenza nel Purgatorio sia abbreviata. Dopo essersi liberato dalla folla, il poeta fiorentino chiede a Virgilio come sia possibile che quanto Dio ha deciso possa essere modificato grazie alle preghiere, dell'interno dell'Eneide viene affermato il contrario. Virgilio fa presente a Dante che la preghiera era fatta dai pagani, e che non era rivolta a Dio.
L'incontro con Sordello
Dante e Virgilio scoprono poi un'anima silenziosa, che non si trova con le altre. Questa anima si rivela essere il Trovatore Sordello da Goito, il quale abbraccia calorosamente Virgilio, poiché egli è suo conterraneo.
Critica alla situazione italiana
Dante approfitta della scena per fare una digressione sulle condizioni in cui l'Italia versa. Essa è dilaniata da lotte intestine e abbandonata a se stessa, poiché l'imperatore non esercita il potere sul territorio italiano, ed è distolto dagli interessi in Germania. Per questo motivo il poeta si augura che egli sia giustiziato dal cielo. Dante fa una critica anche alla città di Firenze dove non regna la pace, ma solo ingiustizia e abiezione. In città, infatti, le leggi durano poco, e i cittadini vengono cacciati o richiamati a seconda delle fazioni che assumono il potere.