Concetti Chiave
- Il Canto 3 del Paradiso descrive gli spiriti che non compirono i propri voti, situati sulla Luna.
- Beatrice spiega a Dante le cause delle macchie lunari, ma il poeta è distratto da immagini riflessive.
- Dante incontra l'anima di Piccarda Donati, che racconta la sua storia di voto monastico incompiuto.
- Piccarda spiega che le anime dell'Empireo accettano la loro posizione in accordo con il disegno divino.
- La narrazione include anche l'anima di Costanza d'Altavilla, che condivise un destino simile a Piccarda.
La Sede degli Spiriti
In questo canto è descritta la sede degli spiriti che non portarono a compimento i propri voti.
Dante e le Anime Riflesse
Dopo la spiegazione che Beatrice offre a Dante sulle cause che determinano la presenza delle macchie lunari, il poeta fiorentino è distratto da alcune immagini che sembrano ritrarre persone riflesse sull'acqua. Dante si volta indietro per vedere di chi si tratti, ma non nota nessuno. A questo punto Beatrice lo rimprovera e lo invita a rivolgere la parola solo a coloro che gli sembrano vere anime.
Dialogo con Piccarda
Dante chiede allora a Beatrice informazioni sulle loro fattezze, sulla loro condizione sulla loro identità: una di esse è la sorella di Forese Donati, Piccarda, la quale durante la sua vita si fece monaca, ma non ebbe la possibilità di portare a termine il suo voto. Piccarda spiega a Dante che tutte le anime dell'Empireo non desiderano una posizione più vicina a Dio, in quanto la loro volontà è completamente conforme al disegno divino. Dante chiede a Piccarda di ripercorrere la storia della sua vita, e lei lo fa. La donna ricorda il rapimento nel convento per farla sposare senza la sua volontà. Successivamente indica l'anima della imperatrice Costanza d'Altavilla, la quale durante la sua vita andò incontro ad un destino analogo al suo. Dopo questo breve dialogo, Piccarda fa ritorno alla sua sede e intona l'Ave Maria.
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