Concetti Chiave
- Dante, guidato da Virgilio, conclude il percorso di espiazione e si addentra nella foresta del Paradiso terrestre.
- La natura del Paradiso terrestre è armoniosa e perfetta, riflettendo la volontà divina.
- Due ruscelli ostacolano il cammino di Dante verso il Paradiso, mentre appare la visione di Matelda.
- Matelda simboleggia la beatitudine pre-peccato originale e spiega i fenomeni naturali del Paradiso terrestre.
- Matelda riconosce a Virgilio e Stazio il merito di aver prefigurato il Paradiso terrestre a Dante.
L'invito di Virgilio
Nel ventottesimo canto del Purgatorio Dante, è invitato dalla sua guida Virgilio (il quale rappresenta allegoricamente la ragione) a proseguire il suo cammino e ad agire liberamente, in quanto la sua anima è orientata verso il bene e ha completato il suo percorso di espiazione dei peccati. Il poeta si fa strada all'interno della folta foresta del Paradiso terrestre, e si gode lo spettacolo di una natura armoniosa, che risponde pienamente alla volontà e alla perfezione divina.
La visione di Matelda
Le acque di due ruscelli gli impediscono di proseguire il suo cammino verso il Paradiso, e gli appare una visione: una donna, Matelda, raccoglie i fiori più belli mentre canta. Ella appare innamorata e sorridente, e simboleggia la beatitudine di tutti gli uomini prima di macchiarsi del il peccato originale.
Spiegazioni di Matelda
La donna che appare a Dante durante il sonno si avvicina al pellegrino e gli fornisce alcune spiegazioni sulle cause dei fenomeni naturali che sono tipici del Paradiso terrestre, luogo non colpito dall'azione degli agenti atmosferici. Successivamente colei che si rivelerà essere "figura" di Beatrice accenna a Virgilio e Stazio, e li gratifica riconoscendo loro il merito di aver anticipato a Dante il Paradiso terrestre grazie alla loro descrizione dell'età dell'oro.