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Concetti Chiave

  • Nel decimo canto del Purgatorio, Dante e Virgilio percorrono un sentiero faticoso e tortuoso sulla prima cornice, evitando sporgenze tra la montagna e il baratro.
  • Dante osserva rilievi scolpiti nella roccia che raffigurano scene bibliche, tra cui l'annunciazione e il re David che danza davanti all'Arca dell'Alleanza.
  • Le sculture, considerate opere divine, colpiscono Dante per il loro realismo, tanto da sembrare vive e in movimento.
  • Dante e Virgilio incontrano penitenti superbi costretti a procedere piegati sotto il peso di pietre, in un atto di contrappasso per l'arroganza.
  • Le scene scolpite servono a ricordare ai penitenti la virtù dell'umiltà, opponendosi al loro peccato di superbia.

Indice

  1. L'entrata nel Purgatorio
  2. Le sculture della prima cornice
  3. Il realismo divino delle sculture
  4. I penitenti e la legge del contrappasso

L'entrata nel Purgatorio

Nel decimo canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante, l'ambientazione è nella prima cornice alle 9:00 del lunedì 11 aprile. Dante una volta entrato in quello che era il Purgatorio vero e proprio sente la porta richiudersi molto pesantemente alle sue spalle, ma riuscì a resistere alla tentazione di rivolgersi con lo sguardo all'indietro per non contravvenire all'ordine che gli aveva appena dato l'angelo custode. A questo punto intraprende a fianco di Virgilio un sentiero molto faticoso a causa della sua lunghezza che si estendeva lungo una spaccatura della roccia. Il sentiero era caratterizzato da una salita lunga, stretta e tortuosa che costringe i due poeti ad evitare le sporgenze mediante le oscillazioni del corpo tra un lato e l'altro della montagna e quello del baratro.

Le sculture della prima cornice

I due arrivano finalmente su una spianata della prima cornice. Appena i due si guardano intorno, Dante si accorge che la parte di roccia del lato della montagna in marmo è istoriato con alcuni rilievi nel quale sono raffigurate diverse figure. Nel primo è raffigurata l'annunciazione, ovvero la scena ritratta con una perfezione totale da impressionare Dante. Egli credeva infatti che i personaggi stessero realmente parlando. Un secondo rilievo raffigura il re d'Israele David che danza infervorato con la veste alzata davanti all'Arca dell'Alleanza che viene condotta dentro la città di Gerusalemme. Mentre il popolo di Israele festeggia, la moglie Micol non comprende la spiritualità che stava ispirando a David tale comportamento e la portò a guardarlo con grande disprezzo attraverso una finestra. Ancora una volta di fronte al realismo della scultura, Dante prova finalmente la strana sensazione di contrasto tra le orecchie dei sudditi acclamanti e gli occhi che osservano qualcosa di talmente realistico da essere tratti in inganno indotti ad aspettare più di un suono.

Il realismo divino delle sculture

A questo punto segue un terzo episodio scolpito in cui vi era rappresentato l'imperatore romano Traiano su un cavallo mentre stava parlando con una vedova. Tale signora lo stava supplicando di vendicare la morte del figlio e non fa altro che ricordargli che la vera grandezza consiste unicamente nel compiere umilmente il proprio dovere. Giunti a questo punto del passo, Dante spiega che la bellezza e il realismo di tali sculture sono dovuti al fatto che sono opera diretta di Dio e quindi superano l'imperfezione, sia quella che era la natura creata dall'opera di Dio, sia l'arte che stava imitando la natura.

I penitenti e la legge del contrappasso

A questo punto i pellegrini vedono da lontano delle figure che stavano avanzando lentamente. Inizialmente riuscirono a stento a distinguerle perché si accorgeranno solo poco dopo che i penitenti sono sotto il peso di pietre di maggiore e minore grandezza a seconda del peccato compiuto durante la loro vita. Tali anime erano quelle dei superbi, le quali erano costrette ad espiare il loro peccato compiuto, in base a quella che era la legge del contrappasso secondo la quale dovevano avanzare rannicchiati e schiacciati così come per la loro arroganza, si sono innalzati troppo. Le scene scolpite nella pietra servivano quindi a ricordare a questi ultimi peccatori la virtù dell'umiltà, opposta al loro vizio così come prevedeva la legge del contrappasso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'ambientazione del decimo canto del Purgatorio?
  2. L'ambientazione è nella prima cornice alle 9:00 del lunedì 11 aprile.

  3. Cosa fa Dante quando la porta del Purgatorio si richiude dietro di lui?
  4. Dante resistette alla tentazione di guardarsi indietro per non contravvenire all'ordine dell'angelo custode.

  5. Come è descritto il sentiero che Dante e Virgilio percorrono?
  6. Il sentiero è lungo, stretto e tortuoso, e costringe i due poeti ad evitare le sporgenze oscillando tra un lato e l'altro della montagna.

  7. Cosa viene raffigurato nel primo rilievo sulla roccia?
  8. Nel primo rilievo è raffigurata l'annunciazione.

  9. Qual è la legge del contrappasso che i penitenti devono seguire?
  10. I penitenti devono avanzare rannicchiati e schiacciati sotto il peso di pietre di diverse grandezze a seconda del peccato compiuto durante la loro vita.

Domande e risposte

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