Concetti Chiave
- Nel diciannovesimo canto del Purgatorio, Dante sogna una donna mostruosa che si trasforma in una sirena incantevole, simbolizzando la concupiscenza dei beni terreni.
- Virgilio e Dante proseguono il cammino verso la quinta cornice, incontrando l'angelo della sollecitudine che cancella la quarta P dalla fronte di Dante.
- La quinta cornice ospita le anime degli avari, costrette a giacere a terra per espiare il loro attaccamento ai beni mondani durante la vita.
- Dante incontra l'anima di Adriano V, un ex papa pentito che spiega la sua pena e sottolinea l'uguaglianza delle anime davanti a Dio.
- Adriano V esorta Dante a continuare il suo cammino e rivela che solo la nipote Alagia può pregare per lui, aiutandolo nella sua espiazione.
Indice
Il sogno di Dante
Arrivati nel diciannovesimo canto del Purgatorio della Divina Commedia di Dante, quest’ultimo, accompagnato da quella che era rappresentata dalla figura di Virgilio, addormentatosi prima dell'alba, sogna una donna balbuziente, deforme e mostruosa che, sotto il suo sguardo, si trasforma in una creatura bellissima e inizia a cantare celebrando sé stessa come la sirena che incanta i marinai e che attrasse persino Ulisse. Nel frattempo compare una santa incitando Virgilio ad agire: questi si avvicina alla femmina balba e le strappa le vesti mostrando il ventre che emana un fetore così insopportabile da svegliare Dante bruscamente.
L'incontro con l'angelo
Virgilio invita Dante ad alzarsi perché il Sole è già alto e per ben tre volte lo ha chiamato. I due si incamminano continuando la loro ascesa; prima di salire alla quinta cornice incontrano l'angelo della sollecitudine che cancella la quarta P dalla fronte di Dante.
La spiegazione di Virgilio
Durante il cammino Virgilio si accorge che Dante è inquieto: questi infatti confessa di essere angosciato dal sogno che ha appena fatto. Il poeta latino, che già ne conosce il contenuto, gli spiega che quella che ha visto è in effetti la concupiscenza dei beni terreni, ciò che ispira i tre vizi (avarizia, gola, lussuria) che si espiano nelle cornici successive. Dante capisce così che il sogno ha un valore di monito, perciò si rianima proseguendo il cammino con nuovo slancio.
La quinta cornice
Raggiunta quella che era la quinta cornice della montagna del Purgatorio, i due pellegrini trovano una schiera di penitenti che giacciono prostrati a terra: sono le anime degli avari i quali, così come in vita furono interessati solo ai beni mondani, ora sono costretti a stare a faccia in giù sul terreno. Virgilio iniziò a parlare rivolgendosi particolarmente agli spiriti chiedendo loro la strada per poter salire e uno di questi gliela indica; Dante, con uno sguardo d'intesa, ottiene dalla guida il permesso di potergli parlare.
L'incontro con Adriano V
Dopo essersi offerto di portare in terra la notizia della sua salvezza, Dante chiede all'anima supina la ragione dei modi della pena che sopporta. Lo spirito si presenta dichiarando di essere disceso dalla nobile famiglia dei conti di Lavagna e di aver vissuto tutta la vita ambendo a onori e ricchezze; divenuto papa con il nome di Adriano V, tuttavia, si era reso conto dell'inutilità di tali desideri e si era pentito in punto di morte, morendo dopo circa un mese di pontificato. Quindi spiega le ragioni della punizione divina che costringe i penitenti a giacere a terra supini, con mani e piedi legati. Dante nel frattempo si è inchinato per reverenza; quando Adriano se ne accorge lo rimprovera ricordandogli che nell'aldilà tutte le anime hanno lo stesso grado di fronte a Dio. Infine, sollecitandolo a riprendere il suo cammino perché anche lui possa continuare a espiare i propri peccati, informa il poeta che solo la sua buona nipote Alagia potrebbe pregare per lui.
Domande da interrogazione
- Chi accompagna Dante nel diciannovesimo canto del Purgatorio?
- Cosa fa Dante nel sogno che ha appena fatto?
- Quali sono i tre vizi che ispirano il sogno di Dante?
- Chi indica a Virgilio la strada per salire alla quinta cornice?
Virgilio.
Dante sogna una donna balbuziente che si trasforma in una creatura bellissima e inizia a cantare.
I tre vizi sono avarizia, gola e lussuria.
Uno degli spiriti penitenti indica a Virgilio la strada per salire alla quinta cornice.