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Concetti Chiave

  • Il Purgatorio di Dante è immaginato come un'isola con una montagna a forma di cono, distinta dall'Inferno con la sua posizione all'aria aperta.
  • L'Antipurgatorio, situato alla base della montagna, ospita coloro che si pentirono all'ultimo momento e devono attendere per l'espiazione.
  • Il Purgatorio vero e proprio è diviso in sette gironi, ciascuno dedicato all'espiazione di uno dei sette vizi capitali in ordine di gravità decrescente.
  • I sette gironi sono ulteriormente suddivisi in tre zone, ognuna caratterizzata da specifici peccati legati all'amore mal indirizzato o insufficiente.
  • Il Paradiso terrestre, situato sulla sommità del monte, è considerato l'antipode di Gerusalemme e rappresenta l'ultima tappa della purificazione.

Indice

  1. Il Purgatorio
  2. L'espiazione dei peccati

Il Purgatorio

Al Purgatorio, "quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno" (4-6), Dante dà una struttura materiale ed escatologica assai diversa da quella che dà all'Inferno. Certo, la cavità infernale è come la matrice d'un calco che avrebbe suppergiù la forma del Purgatorio; ma le somiglianze finiscono qui. La teologia più autorevole consigliava a Dante di collocare il Purgatorio sotterra; a ciò lo spingeva anche l'Eneide che, secondo la concezione pagana, pone sotterra tutto il mondo ultraterreno, dei rei e dei giusti; ma egli preferì sviluppare spunti fornitigli da varie tradizioni e leggende, e pose il secondo regno all'aria aperta; certamente per segnare anche paesisticamente la differenza, anzi l'opposizione, tra i due regni.

immaginò dunque un'isola, unico punto saldo nell'immensità dell'oceano disabitato che copre tutta la metà meridionale, australe, della sfera terrestre; su quest'isola una montagna a forma di cono con la punta smussata, che finisce dunque in una pianura. La montagna è più alta d'ogni altro monte terreno; tra la base di essa e il mare si ha tutt'intorno una spiaggia; il Purgatorio propriamente detto comincia solo a una certa altezza della montagna, ed è fuori dell'atmosfera terrestre.

La parte inferiore del monte e la spiaggia costituiscono l'Antipurgatorio, nel quale stanno in diversi gruppi coloro che si pentiranno all'ultim'ora, o più esattamente quelli si pentirono quando non avevano più la possibilità di continuare a peccare, e che pertanto debbono attendere un tempo più o meno lungo prima di essere ammessi all'espiazione: invenzione dantesca senza precedenti.

L'espiazione dei peccati

Il Purgatorio vero e proprio è poi diviso in sette gironi, specie di enormi gradini che ricingono la montagna in tutta la sua circonferenza. In ciascuno di essi si espia uno dei sette vizi capitali, o peccati morali, in ordine decrescente di gravità, dal basso verso l'alto. Tali vizi sono suddivisi in tre zone:
- nella prima, comprendente tre peccati -> superbia, invidia, ira, espiano coloro che amarono il male del prossimo (l'amore, che è essenziale al creatore e ad ogni creatura, ha in questi casi un malo obiettivo);

- nella seconda e centrale si espia l'accidia, cioè il peccato caratterizzato dall'insufficiente intensità dell'amore verso Dio ("poco di vigore");

- nell'ultima, comprendente di nuovo tre gironi (si noti la simmetria), sono puniti gli avari e prodighi, i golosi, e i lussuriosi: tutti posero il loro amore in beni terreni - il che non sarebbe in sé peccato, perché la vita si conserva appunto per mezzo di tale amore -, ma li amarono oltre il giusto limite ("troppo...di vigore"). Tutto ciò sarà ampiamente spiegato nel XVII canto.

Sulla pianura boscosa e amena che corona il monte ha sede il Paradiso terrestre: si ricordi che esso è perfettamente antipode di Gerusalemme. Comunemente si afferma che come l'Inferno ha dieci partizioni (vestibolo e 9 cerchi) e il Paradiso dieci cieli, così anche il Purgatorio sarebbe diviso in dieci zone: spiaggia, Antipurgatorio, sette gironi, Paradiso terrestre.

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