Concetti Chiave
- Dante inizia il canto con un'invocazione a Calliope e descrive il suo arrivo in Purgatorio al mattino, osservando le quattro stelle che simboleggiano le virtù cardinali.
- Incontra Catone l'Uticense, custode del Purgatorio, descritto con una lunga barba brizzolata e illuminato dalle virtù cardinali, in rappresentanza della coerenza politica e moralità.
- Dante riflette sulla figura di Catone, stoico romano, che rappresenta un collegamento con la sua stessa ricerca di verità morale e il suo esilio.
- Virgilio interagisce con Catone, facendo riferimento alla moglie Marzia e menzionando il rito purificatore necessario a Dante per proseguire nel suo cammino.
- Dante porta impresse sette P sulla fronte, simbolo dei peccati capitali, che un angelo cancellerà progressivamente durante il suo cammino verso il Paradiso.
Indice
L'invocazione alle Muse
Nelle prime terzine Dante esplicita l’inizio del tema, fa l’invocazione alle muse (in particolare Calliope). Calliope fu sfidata in una gara di canto dalle Piche, figlie del re Pierio di Tessaglia, così le trasformò in gaze (e non ottennero il perdono per quell’atto).
Le virtù cardinali e teologali
Dante e Virgilio arrivano in Purgatorio al mattino; in quel momento, voltandosi a destra, il sommo poeta vide 4 stelle che rappresentano le 4 virtù cardinali (giustizia, fortezza, prudenza e temperanza); secondo i medioevali, la visione di tutte e 4 le stelle è stata persa dopo aver commesso il peccato originale.
Nel Paradiso Dante vedrà anche altre 3 stelle, che rappresentano le 3 virtù teologali (fede, speranza e carità). Nel Purgatorio il linguaggio è più colto rispetto a quello dell’Inferno.L'incontro con Catone l'Uticense
In questo canto Dante incontra Catone l’Uticense, personaggio romano del I secolo a.C., difensore della Repubblica, che quando apprese la notizia della vittoria di Cesare su Pompeo, decise di suicidarsi a Utica per non vedere la distruzione di Roma da parte di un dittatore. Catone è descritto da Dante con una lunga e brizzolata barba, simile ai suoi capelli (lunghi e bianchi), i quali cadevano sul petto in due ciocche; la luce delle 4 virtù cardinali illuminava la sua faccia. Catone è un pagano, filosoficamente era uno stoico (questa dottrina filosofica ammetteva come soluzione ultima per il raggiungimento della perfezione morale il suicidio); egli era il custode del Purgatorio, perché per Dante rappresentava la coerenza politica e la salvaguardia della moralità. Nella figura di Catone si rispecchia anche Dante (exul immeritus, che compie un viaggio alla ricerca della verità morale e che non poté ritornare a Firenze). Catone, alla vista dei due, domanda loro chi siano coloro che sono riusciti ad uscire dall’Inferno. Catone, pur essendo morto giovane, viene rappresentato come un saggio biblico (Dante adatta i personaggi al contesto). Virgilio fa una captatio benevolentiae a Catone; egli fa anche riferimento alla moglie di Catone (Marzia). Si fa capire poi che Catone fosse anch’esso del Limbo, ma per volere divino fu spostato da lì. Dante fa un bel riferimento al matrimonio di Catone, che in realtà era puramente di carattere politico, infatti poi l’uomo aveva ceduto la moglie a Quinto Ortenzio Ortalo insieme al figlio non ancora nato (questa era una pratica normale, chiamata cessione del ventre); in un secondo momento lei, rimasta vedova, fu ripresa da Catone.
Il rito purificatore di Dante
Il guardiano disse a Virgilio di fare un rito purificatore a Dante che consisteva nel cingergli la fronte con una canna e poi lavargli il viso. Nella zona più ombrosa (a nord) della spiaggia dove si trovavano vi era la brina, che serviva a Virgilio per lavare il viso di Dante; il giunco (pianta che rappresenta il Purgatorio perché flessibile, segno di umiltà) invece cresce nella marina. Dante è come se avesse impresse sette P che indicano i peccati capitali; un angelo, ad ogni cornice superata, gli cancellerà una P, infatti Dante, salendo sempre di più verso il Paradiso, si sente sempre più leggero perché perde il peso dei peccati.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'invocazione alle Muse da parte di Dante?
- Cosa rappresentano le quattro stelle viste da Dante in Purgatorio?
- Chi è Catone l'Uticense e quale ruolo ha nel Purgatorio?
- Qual è il rito purificatore che Dante deve subire?
- Come viene rappresentato il viaggio di Dante verso il Paradiso?
Dante inizia il tema invocando le Muse, in particolare Calliope, per ottenere ispirazione poetica, facendo riferimento alla storia delle Piche trasformate in gaze.
Le quattro stelle rappresentano le virtù cardinali (giustizia, fortezza, prudenza e temperanza), che secondo i medioevali furono perse dopo il peccato originale.
Catone l'Uticense è un personaggio romano, difensore della Repubblica, che si suicidò per non vedere la distruzione di Roma. Nel Purgatorio, è il custode, simbolo di coerenza politica e moralità.
Il rito purificatore consiste nel cingere la fronte di Dante con una canna e lavargli il viso con la brina, simbolizzando l'umiltà e la purificazione dai peccati.
Il viaggio di Dante è rappresentato come un percorso di purificazione, dove ad ogni cornice superata un angelo cancella una delle sette P che indicano i peccati capitali, rendendolo sempre più leggero.