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di pser
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Concetti Chiave

  • Il terzo canto del Paradiso introduce le anime beate che hanno mancato i voti a causa di forze esterne, seguendo la legge del contrappasso.
  • Dante utilizza uno stile elevato e aulico per descrivere Piccarda Donati, evidenziando sia i suoi pregi che i suoi difetti.
  • Beatrice viene rappresentata come amore e simbolo della teologia, svolgendo un ruolo centrale nel viaggio di Dante verso Dio.
  • Il canto si apre con un riferimento alle macchie lunari e presenta analogie con il mito di Narciso per descrivere le anime evanescenti.
  • Piccarda Donati racconta a Dante la sua storia, accettando la sua condizione celeste senza desiderare una posizione superiore.

Indice

  1. Incontro con le anime beate
  2. Il ruolo di Beatrice
  3. Dialogo con Piccarda Donati

Incontro con le anime beate

All’interno del terzo canto del Paradiso troviamo il primo incontro importante di Dante con delle anime beate: in questo cerchio si trovano infatti le anime mancate ai voti, ossia le anime di quelle persone che si erano consacrate a Dio ma hanno mancato la loro promessa in quanto sottratte da persone o fattori esterni. In questi cerchi vige la legge del contrappasso e si fa riferimento alle diverse fasi della luna, come quella calante: infatti queste anime pur essendo state costrette a venir meno ai voti, non si sono opposte fermamente a coloro che le hanno costrette. Il lessico utilizzato da Dante è molto elevato ed aulico, un chiaro esempio di stilnovismo, e ciò si evince soprattutto dalla descrizione della figura di Piccarda Donati, definita dal critico Croce una creatura fragile, buona ma anche sventurata che non è traslucida ma completa nella descrizione dantesca, che sottolinea sia i suoi pregi che i suoi difetti.

Il ruolo di Beatrice

Inoltre in questo canto si vede come Beatrice diventi un personaggio figurale e non allegorico, ossia essa ci viene descritta come l’amore di Dante e come simbolo anche della teologia. Il canto si apre con un riferimento alla spiegazione che Beatrice aveva fornito nel canto precedente sulle macchie lunare, una spiegazione molto articolata e densa, con cui le convinzioni di Dante erano state confutate. In seguito compare immediatamente la prima anima beata, che sembra essere a Dante un’immagine riflessa in uno specchio: per descrivere questa sua convinzione egli ricorre ad un riferimento al mito di Narciso che, specchiandosi nell’acqua vide la sua immagine riflessa e se ne innamorò: qui invece Dante commette l’errore contrario voltandosi all’indietro. La prima anima che quindi egli vede è una creatura eterea ed evanescente, dai tratti non ben definiti e pallida come una perla. Importante in questo canto è, come anche nei due precedenti, Beatrice, simbolo dell’amor di carità, che lo aiuta nel suo itinerarium mentis ad Deum: ella infatti sorride più volte a Dante, come in questo caso.

Dialogo con Piccarda Donati

Dante inizia a parlare con l’anima che è quella di Piccarda Donati, la cui figura è stata paragonata a quella di Francesca, presente nel V Canto dell’Inferno soprattutto per quel che riguarda la gentilezza e la cortesia, anche perché mentre Piccarda è una beata, Francesca è stata condannata all’Inferno. Nelle parole con cui si rivolge a Dante Piccarda paragona il mondo celeste alla corte terrena, una società molto elitaria, e racconta la sua storia: divenuta monaca fu sottratta ai voti da suo fratello Corso che la dette in sposa a Rossellino della Tosa. Alla domanda di Dante riguardante il fatto che le anime dovrebbero desiderare una condizione migliore per loro, Piccarda risponde che ogni anima è felice del suo grado di beatitudine e non aspira ad avere nulla di più: queste anime sono quindi in pace fra di loro. In seguito Piccarda porta l’esempio di Santa Chiara, che si trova più in alto rispetto a lei come gerarchia in quanto si votò completamente a Cristo; ella infine paragona la sua condizione a quella di un’altra anima presenta lì, quella di Costanza d’Altavilla che, divenuta monaca, fu sottratta al suo voto per diventare la sposa di Arrigo VI di Svevia

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato dell'incontro di Dante con le anime beate nel terzo canto del Paradiso?
  2. L'incontro rappresenta le anime che hanno mancato ai voti a causa di fattori esterni, evidenziando la legge del contrappasso e l'importanza delle fasi lunari.

  3. Qual è il ruolo di Beatrice nel terzo canto del Paradiso?
  4. Beatrice è descritta come l'amore di Dante e simbolo della teologia, aiutandolo nel suo percorso spirituale e confutando le sue convinzioni precedenti.

  5. Come viene descritta l'anima di Piccarda Donati nel dialogo con Dante?
  6. Piccarda è descritta come una creatura eterea e gentile, paragonata a Francesca dell'Inferno, e racconta la sua storia di monaca sottratta ai voti.

  7. Cosa risponde Piccarda alla domanda di Dante sul desiderio di una condizione migliore?
  8. Piccarda spiega che ogni anima è felice del suo grado di beatitudine e non aspira a nulla di più, vivendo in pace con le altre anime.

  9. Quali esempi porta Piccarda per spiegare la gerarchia delle anime beate?
  10. Piccarda cita Santa Chiara, che si votò completamente a Cristo, e Costanza d'Altavilla, che fu sottratta al suo voto per sposare Arrigo VI di Svevia.

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