Concetti Chiave
- Il Canto VIII della Divina Commedia si svolge il 9 aprile 1300 ed è ambientato lungo la riva dello Stige, dove due fiamme divampano da una torre.
- Dante e Virgilio incontrano Flegiàs su una barca, che li confonde con anime dannate, ma vengono accolti a bordo dopo essere stati ripresi da Virgilio.
- Durante il viaggio, un'anima dannata, Filippo Argenti, tenta di rovesciare la barca, ma viene respinta da Virgilio con sdegno.
- Il Canto è dinamico e descrittivo, privo di dialoghi prolungati, e segna il passaggio alla città di Dite, separando l'alto e il basso inferno.
- Filippo Argenti rappresenta gli iracondi, mentre i demoni, tra cui Flegiàs, aggiungono dinamicità e una vena comica alla narrazione.
vv.1-2: "prima/che noi..." = enjambement (conclusione della frase nel verso successivo)
v.7: "al mar di tutto 'l senno"= perifrasi (formula che sostituisce un nome)
v.10: "sucide"= metatesi (incrocio di fonemi in una parola)
vv.13-16: "corda...acqua"= similitudine (paragone tra due elementi)
v.28: "legno" = metonimia (sostituzione di un termine con la materia di cui è costituito)
v.45: "benedetta...s'incinse" = perifrasi
v.71: "cerno" = annominazione (accostamento parole simili per fonetica ma non per senso)
v.85: "morta gente" = antitesi (accostamento di parole dal significato opposto)
v.94: "pensa, lettor" = apostrofe (interruzione del discorso narrativo)
Ambientazione e trama del Canto VIII
Il Canto VIII è ambientato nelle prime ore del sabato 9 aprile 1300.
I due pellegrini sono giunti, percorrendo la riva dello Stige, a una torre da cui divampano due fiamme, a cui ne corrispondono altre più lontane. Mentre Dante chiede spiegazioni sopraggiunge Flegiàs su una barca, che scambia questi per un dannato, Virgilio dunque lo redarguisce ed entrambi vengono accolti sull'imbarcazione. Durante il tragitto un dannato cerca di rovesciarla ma Virgilio riesce a ricacciarlo nel fango tra lo sdegno del compagno: si tratta di Filippo Argenti, un iracondo fiorentino. Successivamente a questo evento i due poeti arrivano finalmente alla città racchiusa dalle torri, Dite. Qui li accerchiano dei diavoli, che insultano nuovamente il Sommo Poeta, rassicurato dalla sua guida. Ma non è tutto: Virgilio infatti prova ad avvicinarsi ai demoni, che però gli chiudono le porte in faccia, costretto ad attendere qualcun altro che aprirà loro la strada.Dinamica e personaggi del Canto VIII
Il Canto VIII è un canto dinamico. La scena è esclusivamente narrativa e descrittiva, ma non vi è un sostanziale dialogo che consenta un rallentarsi del discorso. Questo è anche un canto di passaggio, corrisposto alla città di Dite, che separa l'alto e il basso inferno
I principali avvenimenti riguardano due personaggi: Filippo Argenti e i demoni.
Il primo, fiorentino, rappresenta il girone degli iracondi, dimostrando la violenza sia nei gesti che nelle parole; mentre i secondi, tra cui anche Flegiàs, consentono la dinamicità e la commedia( parzialmente in contrapposizione all'asprezza descrittiva principale), seppur con minacce e scherni. Anche la figura di Dante partecipa attivamente alla scena: si tratta di una sorta di maturazione, in cui lui prima di dimostra dubbioso davanti a tali personalità, ma poi si contraddistingue per la rassicurazione finale a Virgilio.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambientazione del Canto VIII?
- Chi sono i personaggi principali del Canto VIII?
- Qual è la dinamica narrativa del Canto VIII?
- Come si evolve la figura di Dante nel Canto VIII?
Il Canto VIII è ambientato nelle prime ore del sabato 9 aprile 1300, lungo la riva dello Stige, dove i pellegrini giungono a una torre con fiamme e incontrano Flegiàs su una barca.
I personaggi principali sono Filippo Argenti, un iracondo fiorentino, e i demoni, tra cui Flegiàs, che contribuiscono alla dinamicità del canto.
Il Canto VIII è dinamico e descrittivo, senza dialoghi sostanziali, e rappresenta un passaggio verso la città di Dite, separando l'alto e il basso inferno.
Dante inizia dubbioso di fronte ai personaggi incontrati, ma alla fine si distingue per la rassicurazione data a Virgilio, mostrando una sorta di maturazione.