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Concetti Chiave

  • "Convenientia" degli stili enfatizza la corrispondenza tra stile e contenuto, come nelle opere di Dante.
  • Dante utilizza diversi livelli di linguaggio per riflettere il tema e il tono, elevando Beatrice a un livello ultraterreno.
  • Il concetto di "Convenientia" era già presente nell'antichità e fu ripreso nel medioevo, con Virgilio come riferimento chiave.
  • Nell'Epistola a Cangrande, Dante giustifica il titolo di "comedia" per la sua opera, basandosi su ragioni stilistiche e linguistiche.
  • Dante dimostra la sua abilità nell'adattare il linguaggio fiorentino a vari contesti, contrariamente alle teorizzazioni del "De vulgari eloquentia".

Indice

  1. Convenientia e Stili Poetici
  2. Dante e la Vita Nova
  3. Virgilio e l'Influenza Medievale
  4. Epistola a Cangrande e Comedia
  5. De Vulgari Eloquentia e Stile

Convenientia e Stili Poetici

La parola “Convenientia” letteralmente significa: andare, venire insieme. Quindi la Convenientia degli stili non è altro che la corrispondenza tra gli stili e i contenuti, come nelle rime Petrose di Dante, dove il poeta sottolinea la “spigolezza” della donna, richiamando quindi una corrispondenza tra i contenuti e le forme.

Dante e la Vita Nova

Come pure nella vita nova, quando Dante eleva Beatrice ad un livello ultraterreno e di conseguenza utilizza un linguaggio più sofisticato.

Virgilio e l'Influenza Medievale

Questo concetto veniva già usato nell’antichità e venne ripreso nel medioevo, infatti il poeta più citato nel medioevo è Virgilio che Dante definisce “grande poeta” per le sue 3 opere: le Bucoliche (dove vi sono presenti temi ambientati nelle campagne), le Georgiche (che è un poema didascalico) e l’Eneide.

Epistola a Cangrande e Comedia

Nell’Epistola a Cangrande, Dante giustifica il titolo di comedia indicando due ordini di ragioni, la prima legata alla conclusione non “tragica” della propria opera, la seconda di tipo linguistico -stilistico dato che il linguaggio del poema viene definito dimesso e umile.

De Vulgari Eloquentia e Stile

Tutto il contrario, di ciò che era stato teorizzato nel De vulgari eloquentia, dove lo stile tragico, considerato il più alto e il più nobile era connesso all’uso di un volgare illustre e sovra regionale. Dante quindi utilizzando come lingua il fiorentino è capace di adattare diversi tipi di linguaggio per differenti situazioni.

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