Concetti Chiave
- Il "De Vulgari Eloquentia" di Dante discute l'importanza del volgare, pur essendo scritto in latino per un pubblico di classi alte.
- Dante sostiene che il volgare non è solo per il ceto basso ma ha valore assoluto, usato dai borghesi nei commerci.
- Durante l'epoca di Dante, si formarono quattordici lingue volgari, principalmente in città centrali e ricche come Firenze.
- Dante propone un "Volgare Illustre", basato sul Fiorentino, per unificare i vari volgari grazie all'espansione commerciale di Firenze.
- Il "Volgare Illustre" è caratterizzato come cardinale, aulico e curiale, centrando l'unità linguistica come base per l'unità popolare.
Il “De Vulgari Eloquentia”, letteralmente “Sull’Eloquenza del Volgare”, è una tra le più importanti opere di Dante, scritta in Latino.
Il Volgare e le classi sociali
In quest’opera viene trattato il tema della lingua Volgare, ma nonostante ciò è scritta in Latino, perché gli interlocutori a cui si rivolge appartengono alle alti classe sociali dell’epoca, ossia quella politica e quella religiosa.
Egli vuole illustrare che il Volgare non è una lingua del solo ceto basso della popolazione, ma può essere usata anche dalle classi alte, visto che per lui è una lingua di valore assoluto, anche poiché era una lingua usata dai Borghesi nei commerci e nei rapporti con altre città.
Le lingue Volgari che andarono a formarsi durante l’epoca di Dante furono quattordici; queste nascevano in città del centro Italia piuttosto ricche, come Firenze, Siena o Bologna.
Dante però vuole creare un solo volgare, il cosiddetto “Volgare Illustre”, che corrisponderà al Volgare Fiorentino, poiché si espanse maggiormente rispetto agli altri volgari grazie ai commerci e alla potenza della città.Caratteristiche del Volgare Illustre
Questo Volgare Illustre ha le seguenti caratteristiche:
• Cardinale: è il Volgare attorno al quale devono ruotare attorno gli altri;
• Aulico: ossia parlato nel palazzo reale;
• Curiale: usato nelle corti.
Per Dante l’unità Linguistica equivale all’unità Popolare.