Concetti Chiave
- Il De monarchia è un trattato latino scritto nel 1312 da Dante, focalizzato sulla natura della monarchia e i rapporti tra impero e papato.
- Nel primo libro, Dante sostiene la necessità di una monarchia universale per garantire pace e prevenire conflitti tra i popoli.
- Il secondo libro afferma che il popolo romano è il custode del potere imperiale.
- Nel terzo libro, viene promossa l'indipendenza tra impero e papato, paragonati a due soli con legittimità divina.
- Dante critica le tesi teocratiche, imperialiste e regaliste e mette in dubbio la legittimità della Donazione di Costantino.
Il De monarchia è un trattato in latino ed è stato scritto verso il 1312. L’opera parla principalmente della natura della monarchia e dei rapporti tra i due poteri assoluti del tempo(impero e papato).Essa è divisa in 3 libri:
-nel primo, si parla della necessità di una monarchia universale, in
modo da assicurare all’uomo la pace, cosa che solo un monarca può
assicurare, impedendo lotte e divisioni tra i popoli;
-nel secondo, si afferma che il popolo romano sia il custode del potere imperiale;
Analisi del terzo libro
-nel terzo, si afferma l’indipendenza tra impero e papato, che vengono paragonati a due soli, che brillano entrambi di luce propria perché sono legittimati dalla volontà divina. In questo modo Dante contesta la tesi teocratica, che sostiene la dipendenza dell’impero dalla Chiesa, che ha ricevuto il potere direttamente da Dio, e quella imperialista, che invece sostiene il dominio dell’impero sulla Chiesa,in quanto garantisce le armi e la pace alla Chiesa; e infine anche quella regalista, che sostiene il dominio di un sovrano sia sulla Chiesa che sull’impero. In questo libro Dante mette in discussione la legittimità della Donazione di Costantino, con il quale Costantino avrebbe concesso a papa Silvestro I la sovranità su Roma e su altri
territori.