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Concetti Chiave

  • Dante Alighieri ha scritto due trattati principali: il De Monarchia e il De Vulgari Eloquentia.
  • Il De Monarchia, scritto in latino, esplora le idee politiche di Dante e l'equilibrio tra potere temporale e spirituale.
  • Dante sottolinea l'importanza di mantenere un equilibrio tra papato e impero per il benessere terreno e sovrannaturale dell'umanità.
  • Il De Vulgari Eloquentia analizza le lingue volgari, sostenendo che il volgare possa essere nobile quanto il latino.
  • Dante promuove un "volgare illustre" come lingua nazionale, incoraggiando gli intellettuali a utilizzarlo nelle loro opere.

Indice

  1. Dante e la politica fiorentina
  2. Il potere temporale e spirituale
  3. L'eloquenza del volgare

Dante e la politica fiorentina

I due trattati scritti da Dante Alighieri sono il De Monarchia e il De Vulgari Eloquentia.

(1313-1313)

sull’unica autorità politica”, la monarchia.

TEMA: idee politiche di Dante (politica).

È un trattato in prosa scritto in latino, che parla di politica (fare politica= interessarsi alla vita pubblica), alla quale Dante fu sempre legato.

Iniziò la sua carriera quando si iscrisse all’Arte dei Medici e degli Speziali, iscriversi ad una corporazione professionale era il requisito necessario per accedere alle cariche pubbliche.

Il potere temporale e spirituale

Egli riesce a ricoprire la massima carica pubblica: entra a far parte del Consiglio dei Priori, il più alto organo di governo di Firenze. Quest’ultima, da decenni, era costellata di conflitti interni: Ghibellini (che appoggiavano il papa) vs Guelfi (che appoggiavano il papa), a loro volta Bianchi (che proponevano un equilibrio tra papato e impero) e Neri (che appoggiavano il potere assoluto del papa). Dante finisce esiliato in seguito ad un colpo di stato dei Neri. Il punto di partenza dell’opera è proprio la distinzione tra potere temporale e potere spirituale che, pur essendo diversi, sono entrambi emanazioni dell’amore di Dio per l’uomo e non devono né prevaricare l’uno sull’latro Né interferire tra loro ma coesistere. Di conseguenza, papato e impero devono mantenere un equilibrio necessario per le due felicità, terrena e sovrannaturale, del popolo, per raggiungere la quale bisogna avere messi diversi(papato: bene dell’anima ;impero: bene fisico).

L'eloquenza del volgare

Il trattato venne poi dichiarato eretico e aggiunto all’indice dei libri proibiti, arma di cui si servì la chiesa, insieme al tribunale dell’inquisizione, durante la Controriforma.

(1303-1304)

sull’eloquenza del volgare

Tema: le diverse lingue e il volgare illustre.

È un trattato storico sulla lingua volgare scritto in latino, e quindi destinato agli intellettuali, in cui il poeta si sofferma sul volgare e le sue forme esaltandolo e affermando che esso sia alla pari con il latino, usato dai dotti per comprendersi, e cerca di tracciare il profilo di un volgare illustre, cioè un dialetto prestigioso degno di divenire la lingua nazionale. Quest ‘ultimo deve essere: illustre: deve avere luce propria e illuminare; cardinale: deve fungere da modello; regale: deve essere adatto alla reggia; curiale: adatto alla corte. Nessuno dei volgari che esistevano (d’oc, d’oil, del si) ne era degno. Inoltre Dante esorta gli intellettuali ad usare il volgare nelle loro opere.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i due trattati scritti da Dante Alighieri e di cosa trattano?
  2. I due trattati scritti da Dante Alighieri sono il "De Monarchia" e il "De Vulgari Eloquentia". Il "De Monarchia" tratta delle idee politiche di Dante, mentre il "De Vulgari Eloquentia" si concentra sull'eloquenza del volgare.

  3. Qual era la posizione di Dante riguardo al potere temporale e spirituale?
  4. Dante credeva che il potere temporale e spirituale fossero entrambi emanazioni dell'amore di Dio e dovessero coesistere senza prevaricarsi. Papato e impero dovevano mantenere un equilibrio per garantire la felicità terrena e sovrannaturale del popolo.

  5. Perché il "De Vulgari Eloquentia" è stato dichiarato eretico?
  6. Il "De Vulgari Eloquentia" è stato dichiarato eretico e aggiunto all'indice dei libri proibiti durante la Controriforma, poiché la Chiesa lo considerava una minaccia alle sue dottrine.

  7. Qual era l'obiettivo di Dante nel trattato "De Vulgari Eloquentia"?
  8. Dante mirava a esaltare il volgare, affermando che fosse alla pari con il latino e cercando di definire un volgare illustre, degno di diventare la lingua nazionale. Incoraggiava gli intellettuali a usare il volgare nelle loro opere.

Domande e risposte

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