
Siamo nel pieno delle vacanze di Natale, ma oltre alle grandi abbuffate, alle tombolate e a qualche partita a carte, per qualcuno è tempo di rimboccarsi le maniche e studiare con impegno e dedizione.
Se anche tu sei uno studente universitario alle prese con la sessione invernale e sei alla ricerca dei migliori metodi per affrontare gli esami a testa alta, continua a leggere perchè stiamo per offrirti una panoramica delle tecniche infallibili: dalle mappe concettuali al metodo del pomodoro.Indice
Trovare il metodo di studio infallibile
Prima di addentrarci nell’analisi dei vari metodi di studio, occorre fare una precisazione molto importante. Non esiste una tecnica universale che ti farà diventare improvvisamente il primo del corso e soprattutto non esiste un metodo infallibile di per sé. Ciò che funziona per gli altri, non è detto che sia altrettanto utile per te. La scelta del metodo di studio ha un carattere puramente personale, perciò, se ancora non hai trovato quello giusto per te, dovrai sperimentare più tecniche possibili per trovare quella più adeguata ed efficace per te. Ecco alcuni metodi che ti consigliamo di provare.
Le mappe concettuali
Partiamo subito con uno dei metodi di studio più gettonato da universitari e non: le mappe concettuali. Si tratta di una tecnica che punta a stimolare la memoria visiva attraverso la rappresentazione grafica dei concetti e dei vari collegamenti che intercorrono tra loro. Per realizzare una mappa concettuale, occorre individuare un argomento principale al quale connettere tutti gli altri. Vi sono diversi modi per costruire una mappa concettuale:
-
a raggiera, in cui l’argomento principale si trova al centro e gli altri concetti hanno tutti la stessa importanza;
-
ad albero o gerarchiche, in cui l’argomento principale si trova in alto e gli altri concetti vengono inseriti in ordine di rilevanza;
-
consequenziale, che rappresenta una successione di fatti e che solitamente è strutturata orizzontalmente.
Ovviamente le modalità con cui è possibile organizzare i concetti graficamente sono tantissimi e sta a te trovare quella più chiara e completa rispetto alle tue esigenze.
Le mappe concettuali sono utilissime anche per ripetere ad alta voce: prima leggendo le informazioni, poi provando a ripeterle tenendo gli schemi sott’occhio, poi memorizzando senza sbirciare.
Il metodo Feynman
Questo metodo è particolarmente efficace e permette di verificare che i concetti studiati siano davvero stati compresi. Ad idearlo è stato Richard Feynman, premio Nobel per la Fisica, il quale si rese conto che non basta apprendere un concetto per essere sicuri di padroneggiarlo al meglio, ma è necessario farlo proprio comprendendone a pieno il significato. Per riuscirci è sufficiente provare a spiegare tale argomento a una persona che non ne sa assolutamente nulla. Questo è il metodo migliore non solo per memorizzare quanto studiato, ma anche per allenarsi nell’esposizione e per osservare anche i propri punti di debolezza.
Le flashcards
Questo metodo è ideale per preparare un test a risposta multipla o per memorizzare nomi particolari, date e altre nozioni semplici. Le flashcards sono delle cartoline sulle quali scrivere da un lato la domanda e dall’altro la risposta. Man mano che si procede con lo studio si estrae una cartolina qualsiasi e si prova a rispondere alla domanda che la caratterizza. Questo tipo di tecnica, ripetuta più e più volte, impone una memorizzazione attiva, che in molti casi si rivela davvero utile.
Sottolineare
Sottolineare libri e appunti è un grande classico, un metodo utilizzato quasi da tutti, anche se ovviamente necessita di essere messo in pratica nel modo giusto. Ovviamente non basta sottolineare una frase con un coloratissimo evidenziatore per comprenderla e memorizzarla, ma ci sono altri passaggi da seguire. Si comincia con la lettura del testo, poi si passa alla sottolineatura dei passaggi più rilevanti. Successivamente si prosegue per parole chiave , aggiungendo informazioni tratte da altri materiali come appunti o altri libri di testo. Infine, si conclude con la ripetizione ad alta voce. Anche in questo caso, spetta a te trovare il meccanismo migliore per assimilare i vari concetti, ma il consiglio che ti diamo è quello di utilizzare sempre lo stesso colore per tutto l’argomento.
Il metodo del pomodoro
Questo metodo, ispirato al timer da cucina, è uno dei più conosciuti nonché uno dei più efficaci secondo gli studenti, poiché permette di gestire al meglio il tempo a disposizione. La tecnica del pomodoro consiste nell’impostare sessioni di studio di 25 minuti ciascuna, intervallate da pause di cinque minuti, durante le quali riposare la mente. Dopo quattro sessioni di studio, potrai concederti una pausa più lunga di circa 10 o 15 minuti, per poi ripetere tutto il procedimento. Questo metodo ti permetterà di non farti perdere la concentrazione, rendendoti molto più produttivo.