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Concetti Chiave

  • Le soluzioni sono miscele omogenee composte da un solvente e un soluto, dove il solvente è presente in quantità maggiore e determina lo stato fisico della soluzione.
  • Il processo di dissoluzione coinvolge la dispersione delle particelle di soluto tra le molecole del solvente, formando interazioni attrattive che permettono la solvatazione.
  • La solubilità di un soluto in un solvente è influenzata dalla natura chimica delle sostanze, dalla temperatura e dalla pressione, specialmente per i gas in soluzioni liquide.
  • Le soluzioni acquose sono comuni grazie all'acqua, un solvente polare capace di dissolvere composti ionici attraverso legami ione-dipolo e legami a idrogeno.
  • La concentrazione delle soluzioni può essere espressa in vari modi, tra cui composizione percentuale, molarità, molalità e frazione molare, ognuna definendo un rapporto specifico tra soluto e solvente.

Indice

  1. Soluzioni
  2. Processo di dissoluzione
  3. Solubilità
  4. Temperatura
  5. Pressione
  6. Soluzioni acquose
  7. Concentrazione delle soluzioni

Soluzioni

Una soluzione è una miscela omogenea costituita da almeno due componenti (solvente e soluto) le cui quantità relative possono essere variare con continuità.

Il solvente è il componente che si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione ed è la specie presente nella soluzione in quantità maggiore.
Il soluto è la sostanza che viene sciolta dal solvente ed è presente nella soluzione in quantità minore.

In base alla fase in cui si presentano, si distinguono soluzioni:
• Gassose --> miscele di gas in cui non si fa distinzione tra soluto e solvente;
• Liquide --> il solvente è liquido, il soluto può essere solido, liquido o gassoso;
• Solide --> il solvente è solido, il soluto può essere solido, liquido o gassoso.

L’acqua del mare è una soluzione liquida, l’aria una soluzione gassosa; le leghe (es. bronzo, costituito da rame e stagno) sono soluzioni solide.

Processo di dissoluzione

Il processo di dispersione delle particelle di soluto tra le molecole del sovente prende il nome di dissoluzione o solvatazione. Alla fine di tale processo tutte le particelle di soluto sono state separate le une dalla altre e sono state circondate dalle molecole del solvente; si dice allora che le particelle sono solvatate.

La solvatazione è possibile se le forze attrattive che si instaurano tra le particelle di soluto e solvente sono sufficienti a controbilanciare quelle tra le particelle del solvente da un lato e tra le particelle del soluto dall’altro.

Quando il solvente è l’acqua, il processo prende il nome di idratazione e si dice che le particelle sono idratate. L’idratazione è un caso particolare di solvatazione. L’acqua è un buon solvente per la maggior parte dei composti ionici in quanto, grazie alla sua polarità, è in grado di solvatare sia cationi sia anioni.

Solubilità

La quantità di soluto che si può sciogliere in una data quantità di solvente non è illimitata.

Una soluzione satura è una soluzione contenente la massima quantità di un dato soluto che un dato volume di solvente è in grado di sciogliere a una certa temperatura. Se si aggiunge un’ulteriore quantità di soluto a una soluzione satura, il soluto aggiunto non si scioglie e precipita come corpo di fondo.

Una soluzione che contiene una quantità di soluto inferiore a quella presente in una soluzione satura è una soluzione insatura. Una soluzione che contiene una quantità di soluto maggiore di quella della soluzione satura è detta sovrassatura. Una soluzione contenente una concentrazione di soluto relativamente alta viene detta concentrata.

Ci sono dei fattori che influenzano la solubilità:
1. Natura del solvente e del soluto e interazioni tra di essi
Le sostanze in cui le particelle sono unite da forze intermolecolari simili tendono a esser solubili le une nelle altre. In generale si può affermare che “il simile scioglie il simile”.

Temperatura

La solubilità delle sostanze la cui dissoluzione è un processo endotermico aumenta all’aumentare della temperatura. La solubilità delle sostanze la cui dissoluzione è un processo esotermico diminuisce all’aumentare della temperatura.

Pressione

Questo parametro influenza la solubilità dei gas nei liquidi. La solubilità di un gas in un liquido è infatti proporzionale alla pressione parziale del gas sopra la soluzione.

Ci sono anche dei fattori che, invece, influenzano la velocità della dissoluzione:
1. Agitazione --> agitando la soluzione si aumenta la velocità di dissoluzione del soluto nel solvente;
2. Temperatura --> aumentando la temperatura, aumenta la velocità della reazione di dissoluzione;
3. Grado di suddivisione del soluto --> maggiore è la suddivisione del soluto, maggiore è la superficie di contatto tra il solvente e il soluto e maggiore è quindi la velocità della reazione di dissoluzione.

Soluzioni acquose

Le soluzioni più comuni sono le soluzioni acquose, nelle quali il solvente è l’acqua. L’acqua, infatti, è un ottimo solvente: è un dipolo e può formare legami ad idrogeno o legami ione – dipolo con il soluto.

Concentrazione delle soluzioni

La concentrazione di una soluzione esprime il rapporto tra la quantità di soluto e la quantità di soluzione o di solvente. La concentrazione di una soluzione può essere espressa con diverse unità di misura.

Composizione percentuale peso / peso (%p/p)
La composizione percentuale peso / peso indica il numero di grammi di soluto contenuti in 100 grammi di soluzione.

% p/p = massa soluto (g) / massa soluzione (g) x 100

Composizione percentuale peso / volume (%p/V)
La composizione percentuale peso / volume indica il numero di grammi di soluto contenuti in 100 millilitri di soluzione.

% p/V = massa soluto (g) / volume soluzione (mL) x 100

Molarità (M)
La moralità indica il numero di moli di soluto contenute in un litro di soluzione.

M = n (mol) / V (L)

Molalità (m)
La molalità indica il numero di moli di soluto disciolte in 1 kg di solvente.

m = n (mol) / massa solvente (kg)

[Per soluzioni acquose molto diluite, i valori della molarità e molalità sono praticamente coincidenti.]

Frazione molare
La frazione molare esprime il rapporto fra il numero di moli di un componente e il numero di moli totali di tutti i componenti la soluzione.
La frazione molare è un numero sempre compreso tra 0 e 1. La somma delle frazioni molari di tutti i componenti del sistema è sempre uguale a 1.

XA = n componente A (mol) / n totali (mol)

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è una soluzione e quali sono i suoi componenti principali?
  2. Una soluzione è una miscela omogenea composta da almeno due componenti: il solvente, che è presente in quantità maggiore e nello stesso stato di aggregazione della soluzione, e il soluto, che è presente in quantità minore e viene sciolto dal solvente.

  3. Come avviene il processo di dissoluzione?
  4. Il processo di dissoluzione, o solvatazione, avviene quando le particelle di soluto si disperdono tra le molecole del solvente, formando interazioni attrattive sufficienti a separare le particelle di soluto e solvente.

  5. Quali fattori influenzano la solubilità di un soluto in un solvente?
  6. La solubilità è influenzata dalla natura del solvente e del soluto, dalla temperatura (aumenta per processi endotermici e diminuisce per esotermici) e dalla pressione, che influisce sulla solubilità dei gas nei liquidi.

  7. Quali sono le unità di misura utilizzate per esprimere la concentrazione di una soluzione?
  8. La concentrazione può essere espressa in composizione percentuale peso/peso (%p/p), peso/volume (%p/V), molarità (M), molalità (m) e frazione molare, ognuna delle quali rappresenta un diverso rapporto tra soluto e solvente o soluzione.

  9. Cosa distingue una soluzione satura da una insatura e da una sovrassatura?
  10. Una soluzione satura contiene la massima quantità di soluto che può essere sciolta a una certa temperatura, una soluzione insatura ne contiene meno, mentre una sovrassatura ne contiene di più rispetto alla quantità che può essere sciolta in condizioni normali.

Domande e risposte