Concetti Chiave
- Le piante infestanti competono con le coltivazioni per i nutrienti, essendo più adattate all'ambiente.
- Gli erbicidi, utilizzati dal dopoguerra, eliminano le piante selvatiche ma possono danneggiare anche le coltivazioni.
- Le colture geneticamente modificate sono create per resistere agli erbicidi ad ampio spettro, come il glifosato.
- Il glifosato, largamente usato, è stato considerato a bassa tossicità ma è classificato come probabile cancerogeno dall'IARC.
- L'uso massiccio di glifosato può alterare gli ecosistemi e avere effetti sugli animali d'allevamento.
Resistenza agli erbicidi
In agricoltura, quando si tenta di coltivare una pianta si presenta spesso il problema delle piante competitrici. Queste, dette anche infestanti, sono di solito varietà selvatiche che riescono a colonizzare il campo coltivato. Le piante infestanti sono più rapide nella crescita, o più efficienti nell’estrazione dei nutrienti, in generale maggiormente adattate all’ambiente. Mentre le piante coltivate destinano molta dell’energia raccolta dal Sole alla produzione delle parti alimentari, le varietà selvatiche presentano un bilanciamento tra crescita e produzione di parti alimentari che consente loro di sopravvivere meglio.
Una delle idee che si è molto diffusa in agricoltura a partire dal dopoguerra, e tuttora molto in voga, è quella di utilizzare gli erbicidi (o diserbanti).
Domande da interrogazione
- Qual è il problema principale che si presenta in agricoltura riguardo alle piante infestanti?
- Quali sono le differenze tra erbicidi ad azione specifica e ad ampio spettro?
- Come sono state modificate geneticamente alcune piante per resistere agli erbicidi?
- Quali sono le preoccupazioni ambientali e sanitarie legate all'uso del glifosato?
Le piante infestanti, o varietà selvatiche, competono con le colture per i nutrienti e la luce solare, essendo più rapide nella crescita e meglio adattate all'ambiente.
Gli erbicidi ad azione specifica colpiscono poche specie e sono meno dannosi per le colture, mentre quelli ad ampio spettro sono più efficienti nel debellare le infestanti ma anche più dannosi per le colture.
Molte piante di interesse agricolo sono state modificate geneticamente per resistere agli erbicidi a largo spettro, come il glifosato, permettendo l'uso di grandi quantità senza danneggiare le colture.
L'uso massiccio del glifosato può alterare gli equilibri ecologici e recenti studi indicano possibili danni sugli animali d'allevamento; inoltre, è stato classificato come probabile cancerogeno per l'uomo dall'IARC.