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Concetti Chiave

  • I modelli chiave-serratura e adattamento autoindotto descrivono l'interazione enzima-substrato, con il primo basato su una forma rigida e complementare e il secondo su un adattamento successivo.
  • Il modello chiave-serratura di Fischer richiede che la forma del substrato e del sito attivo siano complementari prima dell'interazione, simile a una chiave e serratura.
  • Koshland ha proposto il modello dell'adattamento autoindotto, dove il sito attivo dell'enzima cambia forma per adattarsi al substrato solo dopo l'interazione.
  • La cinetica enzimatica studia la velocità delle reazioni catalizzate dagli enzimi, osservando come varia con la concentrazione del substrato.
  • La velocità di reazione enzimatica aumenta con la concentrazione del substrato fino a saturazione, oltre la quale la velocità resta costante.

Indice

  1. I modelli per l’interazione enzima-substrato
  2. La cinetica enzimatica

I modelli per l’interazione enzima-substrato

Affinché il substrato possa legarsi all’enzima è necessario che abbia una forma tale da potersi adattare al sito attivo. Per spiegare l’interazione fra l’enzima e il substrato sono stati proposti due modelli: il modello chiave-serratura e il modello dell’adattamento autoindotto.
Secondo il modello chiave-serratura, proposto nel 1894 dal chimico tedesco Hermann Emil Fischer (1852-1919), la forma tridimensionale del substrato deve corrispondere esattamente alla forma del sito attivo, ossia deve essere a essa complementare, proprio come una chiave con la sua serratura E3. Secondo questo modello la complementarità fra enzima e substrato deve esistere prima ancora che l’interazione fra le due molecole avvenga e la forma del sito attivo deve essere rigida.
Questo modello è stato superato da quello dell’adattamento autoindotto, proposto nel 1958 dal biochimico statunitense Daniel Koshland (1920-2007). In questo modello il sito attivo dell’enzima cambia forma solo dopo aver interagito con il substrato e diventa a esso complementare EU. Il sito attivo ha pertanto una forma diversa prima e dopo il legame con il substrato.

La cinetica enzimatica

Per comprendere il funzionamento degli enzimi è utile esaminare gli aspetti cinetici del processo catalitico. La cinetica enzimatica si occupa dello studio della velocità delle reazioni catalizzate dagli enzimi. Ricordiamo che la velocità di reazione è la variazione della concentrazione dei reagenti o dei prodotti nel tempo. Se si considera la velocità di una reazione catalizzata da enzimi, si può osservare che essa aumenta all’aumentare della concentrazione del substrato , ma al di sopra di determinate concentrazioni di substrato essa rimane costante e raggiunge il suo valore massimo Q. Questo comportamento caratteristico degli enzimi è dovuto alla formazione del complesso enzima-substrato. L’enzima è presente in concentrazione costante; se il substrato si trova in eccesso, l’enzima sarà saturato e non potrà legare altre molecole di substrato.
Il valore massimo della velocità di una reazione catalizzata da enzimi si ottiene quando l’enzima è saturato.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i modelli proposti per spiegare l'interazione enzima-substrato?
  2. Sono stati proposti due modelli: il modello chiave-serratura di Hermann Emil Fischer e il modello dell'adattamento autoindotto di Daniel Koshland.

  3. Come si comporta la velocità di una reazione catalizzata da enzimi in relazione alla concentrazione del substrato?
  4. La velocità aumenta con l'aumentare della concentrazione del substrato, ma oltre una certa concentrazione, rimane costante e raggiunge il suo valore massimo.

  5. Cosa accade quando l'enzima è saturato?
  6. Quando l'enzima è saturato, non può legare altre molecole di substrato e la velocità della reazione raggiunge il suo valore massimo.

Domande e risposte