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Concetti Chiave

  • Gli enzimi accelerano le reazioni chimiche abbassando l'energia di attivazione, rendendole fino a 1011 volte più rapide.
  • Le reazioni enzimatiche iniziano con una velocità di primo ordine, che aumenta con l'aumento del substrato.
  • Gli enzimi sono classificati in 6 classi, molte delle quali sono rilevanti per valutare il danno epatico.
  • AST e ALT sono i principali marcatori per la funzionalità epatica, con ALT più specifico per il fegato.
  • AST ha un'emivita più breve rispetto ad ALT, rendendolo preferibile per rilevare danni epatici acuti.

Catalisi enzimatica

L'enzima permette la trasformazione di un substrato A in un prodotto B, queste trasformazioni avvengono in natura solo quando l'energia libera di B è inferiore all'energia libera di A altrimenti non avvengono. Per far avvenire questa trasformazione è necessario che vengano distrutti i vecchi legami chimici e che ne vengano formati di nuovi, si passa attraverso un’energia di attivazione che può essere più o meno elevata. L’enzima consente di attraversare questa “montagna” in modo veloce abbassando l’energia di attivazione. Di solito l’enzima rende la reazione da 106 a 1011 volte più veloce rispetto alla velocità che avrebbe la reazione in assenza di un enzima. Quando si aggiunge un substrato gli enzimi cominciano a reagire ottenendo una certa velocità di reazione chiamata velocità di primo ordine cioè la velocità nel primo momento della reazione che aumenta all'aumentare del substrato.
A livello internazionale gli enzimi vengono classificati in 6 classi (vedi fig. di lato). Molti di questi enzimi elencati sono enzimi di interesse per il danno epatico che verranno trattati successivamente. Il danno epatico è una condizione piuttosto comune nella pratica clinica proprio perché esistono molteplici cause, come infezioni virali, tossicità da farmaci, epatite alcolica, epatocarcinomi, colangiocarcinomi ecc. Nel fegato vengono metabolizzati farmaci, carboidrati, proteine e lipidi; di conseguenza si ha una serie di marcatori biochimici che possono essere utilizzati per andare ad esplorare la funzionalità epatica.
Quindi per GGT esistono due isoforme una di membrana e una legata al reticolo endoplasmatico per AST una citoplasmatica ed una mitocondriale. AST ed ALT sono i primi marcatori che vengono richiesti per esplorare la funzionalità epatica. ALT è più specifico per il fegato nonostante sia un enzima ubiquitario. AST è presente nel fegato, muscolo scheletrico, miocardio, rene, pancreas, milza, polmone; è definito un marcatore meno specifico per il fegato. Tuttavia, AST (emivita 17 ore) ha un vantaggio rispetto ad ALT (emivita 47 ore) ovvero l’emivita molto più breve. Se è necessario un marcatore di danno acuto è molto più utile misurare AST piuttosto che ALT appunto per l’emivita ridotta (quello della forma mitocondriale è di circa 87 ore). Gli intervalli di riferimento sono uguali per le due aminotransferasi ma leggermente diversi tra maschi e femmine infine aumentano in tutti i casi di danno epatico soprattutto nell’epatite virale, epatite su base tossica ed alcolica. AST è un marcatore più specifico per l’epatite alcolica perché l’alcol costituisce un veleno per i mitocondri quindi nell’alcolista si verifica il rilascio della forma mitocondriale di AST.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo degli enzimi nella trasformazione di un substrato in un prodotto?
  2. Gli enzimi facilitano la trasformazione di un substrato A in un prodotto B abbassando l'energia di attivazione necessaria, rendendo la reazione da 10^6 a 10^11 volte più veloce rispetto a una reazione senza enzima.

  3. Come vengono classificati gli enzimi a livello internazionale?
  4. Gli enzimi sono classificati in 6 classi a livello internazionale, e molti di questi sono di interesse per il danno epatico, che può essere causato da varie condizioni come infezioni virali e tossicità da farmaci.

  5. Quali sono i marcatori principali per esplorare la funzionalità epatica?
  6. I marcatori principali per esplorare la funzionalità epatica sono AST e ALT. ALT è più specifico per il fegato, mentre AST è presente in vari tessuti ed è meno specifico, ma utile per il danno acuto grazie alla sua emivita più breve.

  7. Perché AST è considerato un marcatore più specifico per l'epatite alcolica?
  8. AST è considerato un marcatore più specifico per l'epatite alcolica perché l'alcol danneggia i mitocondri, causando il rilascio della forma mitocondriale di AST, particolarmente evidente negli alcolisti.

Domande e risposte