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Concetti Chiave

  • Gli esami di laboratorio possiedono un margine d'errore, spesso legato a errori preanalitici causati da comportamenti errati prima che il campione arrivi al laboratorio.
  • Scambi di campioni sono comuni in strutture ospedaliere oberate e possono derivare anche da errori premeditati con conseguenze legali.
  • È cruciale adottare accortezze come verificare che il paziente sia a digiuno prima di diagnosticare condizioni come il diabete.
  • Il personale di laboratorio individua errori nel 70% dei casi, grazie all'incompatibilità biologica evidente con esami precedenti.
  • I medici di reparto svolgono un ruolo fondamentale nel verificare la coerenza dei dati di laboratorio con le condizioni cliniche del paziente.

Margine d'errore degli esami di laboratorio

Gli esami di laboratorio hanno quindi sempre un margine di errore, più o meno ampio. L’attenzione sta nell’individuazione dello stesso: in 9 casi su 10 l’errore è riconducibile a comportamenti errati al di fuori dal laboratorio, prima che il campione vi giunga, e in questo caso si parla di errori preanalitici.
Non è difficile, ad esempio, che si verifichino scambi di campione, frequente in situazioni in cui la struttura ospedaliera sia oberata da una grande quantità di lavoro. Altre volte, più raramente, possono anche essere “errori” premeditati, causati dal personale sanitario e con conseguenze a livello penale. Fino a 10-15 anni accadeva non di rado che in laboratorio arrivassero test di gravidanza positivi con etichette appartenenti a pazienti maschi o signore anziane: alcune infermiere sfruttavano l’etichetta identificativa di altri pazienti per ottenere test di gravidanza gratuiti. O ancora, c’erano operatori sanitari che si facevano l’emocromo sfruttando le etichette del paziente. Questi casi, che comunque restano rari, vengono notati subito in laboratorio.
Bisogna poi tenere a mente determinate accortezze relativamente al raccoglimento del campione e allo stato del paziente: quando si esegue un dosaggio di glucosio nel sangue e si trova un valore di 150 mg/dL (ove il valore soglia è di 126 mg/dL), prima di diagnosticare il paziente come diabetico, è necessario effettuare alcune verifiche, come controllare che quest’ultimo sia effettivamente a digiuno, e che i valori alterati non siano causati da un’altra circostanza.
Il più delle volte (7 volte su 10) il personale di laboratorio riesce a intercettare un errore, soprattutto perchè in taluni casi risulta eclatante l’incompatibilità biologica (ad esempio, in caso di mancata corrispondenza dei livelli di emocromo con esami precedenti effettuati). Se l’errore è biologicamente plausibile e sfugge al controllo del personale di laboratorio, sono comunque i medici di reparto ad accorgersene, che hanno anche la possibilità di vedere il paziente e verificare le sue condizioni. Qualora, ipoteticamente, un paziente risulti avere 70-80 g/L di emoglobina, il medico noterà la manifestazione clinica di questi valori nel paziente: potrà osservare il forte pallore, le sclere e le unghie. Oppure, in caso di ittero, ove siano riportati livelli di bilirubina molto alti il paziente avrà un caratteristico colorito giallastro che raggiunge anche le sclere.
Il medico ha modo di verificare la coerenza dei dati ottenuti. È importante quindi vagliare criticamente i risultati di laboratorio e non accettare i dati passivamente, affinché il valore riportato non sia soltanto un numero, ma abbia titolo informativo. Il laboratorio produce numeri, che diventano informazioni cliniche solo nelle mani del medico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale causa degli errori nei risultati degli esami di laboratorio?
  2. In 9 casi su 10, gli errori sono riconducibili a comportamenti errati al di fuori del laboratorio, noti come errori preanalitici.

  3. Quali sono alcuni esempi di errori premeditati nei laboratori?
  4. In passato, alcuni operatori sanitari utilizzavano etichette di altri pazienti per ottenere test gratuiti, come test di gravidanza o emocromi, ma questi casi sono rari e vengono notati subito in laboratorio.

  5. Come si può evitare una diagnosi errata di diabete basata su un esame del glucosio?
  6. È necessario verificare che il paziente sia a digiuno e che i valori alterati non siano causati da altre circostanze prima di diagnosticare il diabete.

  7. Come possono i medici verificare la coerenza dei risultati di laboratorio?
  8. I medici possono osservare le manifestazioni cliniche nel paziente, come il pallore o l'ittero, per verificare la coerenza dei dati ottenuti e assicurarsi che i risultati di laboratorio abbiano un valore informativo.

Domande e risposte