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Concetti Chiave

  • Gli idruri sono composti binari formati da idrogeno e metalli, dove l'idrogeno assume una carica di ossidazione -1.
  • Nei metalli, che appartengono ai gruppi I, II e III, l'elettrone viene ceduto formando uno ione positivo.
  • La reazione di formazione degli idruri metallici è reversibile, e bilancia due molecole di idruro per ogni molecola di idrogeno.
  • La nomenclatura tradizionale utilizza "idruro di" seguito dal nome dell'elemento coinvolto.
  • La nomenclatura IUPAC aggiunge prefissi come "di", "tri", "tetra", ecc., per indicare il numero di atomi nella formula.
Idruri
gli idruri sono composti binari formati da due elementi diversi:
* idrogeno (diventa ione negativo, acquistando l'elettrone) che è un non metallo e si presenta con carica di ossidazione -1;
* i metalli (gli elementi del I II e III gruppo) che cedendo l'elettrone danno uno ione positivo.

La tipica reazione che descrive la formazione degli idruri metallici è la seguente

[math]M e+\frac{x}{2} H_2 \rightleftharpoons M H_x+calore[/math]

Qui il metallo viene indicato con l'elettrone che cede: per ogni molecola di idrogeno possono essere create due molecole di idruro, pertanto la reazione viene bilanciata come in precedenza.

La doppia freccia indica, inoltre, che la reazione è reversibile.

La nomenclatura tradizionale prevede la denominazione "idruro di" seguito dal nome dell’elemento X.

La nomenclatura IUPAC prevede la denominazione “idruro di” seguita dal nome dell'elemento X, utilizzando anche opportuni prefissi che precedono il termine “idruro”. I prefissi dei nomi IUPAC corrispondono ai numeri che compaiono nelle formule (2 = di; 3 = tri; 4 = tetra; 5 = penta; 6 = esa; etc.).

Domande e risposte