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di pser
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Concetti Chiave

  • Gli elettroliti sono sostanze che, sciolte in acqua, conducono elettricità grazie alla presenza di ioni positivi e negativi.
  • Gli elettroliti includono acidi, basi e sali, mentre i non elettroliti, come lo zucchero e l'alcool, non conducono elettricità.
  • La conducibilità elettrica degli elettroliti dipende dalla forza delle cariche ioniche: maggiore è la carica, più intensa sarà la luce emessa da una lampadina collegata.
  • Gli elettroliti si classificano in forti, come l'acido solforico, che conducono bene l'elettricità, e deboli, che conducono meno efficacemente.
  • La dissociazione e la ionizzazione descrivono come gli elettroliti rilasciano ioni in soluzione, con processi diversi per solidi ionici e acidi non covalenti.
ELETTROLITI E NON ELETTROLITI

In chimica vi sono delle sostanze che sono elettroliti ed altre che sono non elettroliti: per vedere se una sostanza è tale o meno, è possibile fare un esempio mettendo su una base di legno due recipienti, uno con acqua distillata e un altro con acqua e zucchero e due elettrodi con una lamina di metallo per permettere il passaggio di corrente in entrambi collegati ad un generatore e con anche delle lampadine collegate.

E' possibile osservare che l’elettrodo messo nell’acqua distillata non genera corrente e quindi la lampadina non si accende, non essendoci movimento di cariche. Se però nell’acqua distillata mettiamo dell’acido solforico, passa la corrente: si può quindi concludere che l’acido solforico è un elettrolita, vale a dire una sostanza che, messa in acqua, rende la soluzione capace di far passare corrente, poiché vi è la presenza di ioni positivi e negativi. Le sostanze che si possono definire elettroliti sono quindi gli acidi, le basi e i sali, mentre quelli non elettroliti sono ad esempio lo zucchero e l’alcool.
Però più è maggiore la carica positiva o negativa degli ioni, tanto più ci sarà conducibilità elettrica e quindi una luce più forte, se invece la carica positiva e negativa non è molto forte la luce sarà meno intensa. Secondo tale osservazione è possibile ulteriormente suddividere gli elettroliti in forti, se la luce è più intensa, come l’acido solforico, perclorico e cloridrico e le basi del I e II gruppo, e in deboli come gli acidi organici e le basi degli altri gruppi. In seguito in base a questa suddivisione si può parlare dei fenomeni della dissociazione e della ionizzazione: la dissociazione è un processo che avviene quando un solido ionico con struttura costituita da ioni, nell’acqua libera ioni positivi e negativi ES NaCl + H2O= Na+(H2O) +Cl-(H2O), invece l’acido cloridrico, un solido non covalente, elettrolita debole e non formato da ioni in acqua non si dissocia completamente ma solo parzialmente. ESEMPI Al(OH)3 HCl+H2O=H3O+ + Cl acido aceticoCH3COOH+ H2O (doppia freccia) CH3CO-+ H3O+

Domande da interrogazione

  1. Come si può determinare se una sostanza è un elettrolita o un non elettrolita?
  2. Si può determinare mettendo la sostanza in acqua e osservando se permette il passaggio di corrente. Se la lampadina si accende, la sostanza è un elettrolita, come l'acido solforico. Se non si accende, come nel caso dello zucchero, è un non elettrolita.

  3. Qual è la differenza tra elettroliti forti e deboli?
  4. Gli elettroliti forti, come l'acido solforico, producono una luce intensa perché dissociano completamente in ioni, mentre gli elettroliti deboli, come gli acidi organici, dissociano solo parzialmente, producendo una luce meno intensa.

  5. Cosa avviene durante la dissociazione e la ionizzazione?
  6. La dissociazione avviene quando un solido ionico in acqua libera ioni positivi e negativi, mentre la ionizzazione riguarda elettroliti deboli che non si dissociano completamente, come l'acido cloridrico.

Domande e risposte