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Concetti Chiave

  • Lo studio esplora le reazioni chimiche di vari metalli come sodio, magnesio, zinco e alluminio con altre sostanze.
  • Il sodio reagisce con l'acqua, emettendo fumo e fuoco, e provoca un cambiamento di pH indicato dalla fenolftaleina.
  • Il magnesio brucia con una luce bianca intensa e, quando immerso in acqua dopo la combustione, cambia il pH.
  • Lo zinco, in reazione con l'acido cloridrico, libera idrogeno gassoso, ma non altera il pH dell'acqua.
  • Il cloruro di rame e l'alluminio reagiscono, portando all'ossidazione dell'alluminio e alla formazione di una polverina nera.

Relazione di laboratorio: “Comportamento chimico dei metalli”

Obiettivo: studiare il comportamento chimico dei metalli, cercando di riscontrare eventuali similitudini e differenze.

Materiali / strumenti
-Granuli di zinco
-Sodio
-Filo di magnesio
-Cloruro di rame
-Becker
-Cristallizzatore
-Acqua potabile
-Acido cloridrico
-Fenolftaleina
-Pipetta
-Pezzo di carta stagnola (alluminio)
-Coltello

Procedimento

1^ prova (sodio)
-Prendere un cubetto di sodio;
-tagliarne un piccolo pezzo;
-mettere dell’acqua nel cristallizzatore;
-buttare il sodio nel cristallizzatore;
-notare che esso inizia ad emanare del fumo, facendo un rumore di effervescenza e -compie un moto circolare. Dopo alcuni secondi esso si infiamma e poi si spegne, -fermandosi;
-mettere tre gocce di fenolftaleina e notare che l’acqua si colora di fucsia, indice di cambiamento di pH.

2^ prova (magnesio)
-Mettere dell’acqua nel cristallizzatore;
-tagliare un pezzo di circa 5/6 cm di filo di magnesio;
-porre il filo sulla fiamma dell’accendino;
-notare che il filo prende fuoco, emanando una fortissima luce bianca;
-buttare il filo nell’acqua per spegnerlo;
-mettere alcune gocce di fenolftaleina nell’acqua e notare che essa cambia colore (fucsia).

3^ prova (zinco)
-Mettere alcuni granuli di zinco nel becker;
-aggiungere dell’acido cloridrico con la pipetta;
-osservare che dai granuli si emanano delle bolle di idrogeno, che lo zinco scompone dall’acido cloridrico;
-mettere alcune gocce di fenolftaleina e notare che l’acqua non cambia colore.

4^ prova (cloruro di rame)
-mettere con una spatolina del cloruro di rame nel becker;
-aggiungere dell’acqua e mescolare;
-fare alcuni pezzetti di carta stagnola (alluminio) e metterli nel becker;
-notare che dopo alcuni minuti l’alluminio inizia ad ossidarsi pian piano e si scioglie del tutto;
-notare che sul fondo si deposita una polverina nera, nata dall’unione di cloruro di rame e alluminio.

Osservazioni
Con questo esperimento si è voluto dimostrare come alcuni metalli reagiscano chimicamente tra di loro o con altre sostanze.
Nella prima prova si è dimostrato come il sodio reagisce all’acqua, cambiandone il pH. Il sodio è contenuto sottoforma di cubetti in una bottiglia di vetro e completamente immerso nella glicerina. La bottiglia è riposta all’interno di un contenitore cilindrico, contenente dei trucioli, che proteggono la bottiglia da eventuali urti. Tutto ciò perché il sodio è una sostanza molta reattiva e pericolosa.
Nella seconda prova si è osservato come il magnesio reagisce ad una fiamma. Mettendolo nell’acqua esso ne cambia il pH. Invece se nell’acqua immergiamo un pezzo di filo di magnesio che non ha subito alcuna reazione, il pH dell’acqua rimane invariato.
Nella terza prova si è dimostrato come lo zinco reagisce con l’acido cloridrico. Immerso nel liquido, lo zinco fa in modo che l’idrogeno presente nell’acido cloridrico si emani sottoforma di gas. In questo caso, la fenolftaleina non reagisce, cioè il pH dell’acqua rimane invariato. Si può provare che vi è un’emanazione di idrogeno infiammando l’estremità di un bastoncino di legno. Dopo aver spento la fiamma, porre l’estremità incandescente sopra il liquido, senza entrarne in contatto. Il bastoncino non si spegnerà, perché l’idrogeno alimenta la fonte di calore.
Nell’ultima prova si è osservato come il cloruro di rame e l’alluminio reagiscono. Mettendoli insieme, il cloruro di rame ossida l’alluminio, facendolo sciogliere pian piano. Però sul fondo si deposita una polverina nera, che si forma dall’unione del cloruro di rame con l’alluminio a livello particellare.
Nella prima e nella seconda prova, la fenolftaleina ci permette di notare un cambiamento del colore dell’acqua, che diventa fucsia. Il colore ci fa capire che l’acqua diventa basica.

Conclusioni:
Con questo esperimento si è dimostrato come vari metalli reagiscono chimicamente tra di loro o con altre sostanze. In particolare sono stati presi in esame il sodio, il cloruro di rame, il magnesio, lo zinco e l’alluminio in qualità di metalli, mentre l’acido cloridrico e l’acqua come le altre sostanze. Alcune, entrando in contatto con metalli o altre sostanze, innescano delle reazioni chimiche, che ne vanno a cambiare la natura particellare. Queste reazioni sono visibili nella maggioranza dei casi. Infatti vi sono anche delle trasformazioni fisiche.
In generale si è dimostrato che i metalli si comportano in diversi modi entrando in contatto con altre sostanze.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale dell'esperimento descritto?
  2. L'obiettivo principale è studiare il comportamento chimico dei metalli, cercando di riscontrare eventuali similitudini e differenze nelle loro reazioni.

  3. Come reagisce il sodio quando viene immerso nell'acqua?
  4. Il sodio emana fumo, produce un rumore di effervescenza, si muove in modo circolare, si infiamma e poi si spegne. L'acqua diventa fucsia con l'aggiunta di fenolftaleina, indicando un cambiamento di pH.

  5. Cosa si osserva quando il magnesio viene esposto alla fiamma e poi immerso nell'acqua?
  6. Il magnesio prende fuoco emettendo una forte luce bianca e, una volta immerso nell'acqua, il pH cambia, come indicato dal colore fucsia della fenolftaleina.

  7. Qual è la reazione dello zinco con l'acido cloridrico?
  8. Lo zinco reagisce con l'acido cloridrico emettendo bolle di idrogeno, ma l'acqua non cambia colore con la fenolftaleina, indicando che il pH rimane invariato.

  9. Cosa accade quando il cloruro di rame viene messo a contatto con l'alluminio?
  10. Il cloruro di rame ossida l'alluminio, che si scioglie gradualmente, e si forma una polverina nera sul fondo del becker, risultante dall'unione a livello particellare dei due materiali.

Domande e risposte

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