Concetti Chiave
- La teoria evoluzionistica di Darwin si basava originariamente su prove derivanti da geologia, paleontologia e anatomia comparata.
- Il neo-darwinismo, o teoria sintetica dell'evoluzione, integra anche biochimica, biologia molecolare e genetica di popolazioni.
- Darwin esitò a pubblicare la sua teoria per timore di pregiudizi, ma fu sollecitato dall'incontro con Alfred Wallace.
- Wallace, un giovane naturalista, aveva sviluppato idee simili a quelle di Darwin, ma perse gran parte dei suoi dati in un incendio.
- Esperimenti come quelli di Lederberg e Luria negli anni '50 e '60 confermarono la casualità delle mutazioni, supportando le teorie di Darwin.
Evoluzione del darwinismo
Per Darwin e contemporanei il Darwinismo aveva prove da
• Geologia
• Paleontologia
• Anatomia comparata)
Attualmente si parla di neo-darwinismo (o di teoria sintetica dell'evoluzione) che si basa anche su
• Biochimica
• Biologia molecolare
• Genetica di popolazioni
Incontri e collaborazioni
Quando torna a casa, Darwin ha una teoria su cui lavorare, ma capisce che sarebbe stata soggetta a pregiudizi; decide quindi di aspettare a pubblicarla, lavorando nel frattempo a una teoria sulla deriva dei continenti, sviluppata durante il medesimo viaggio. Gli viene messa fretta quando incontra un giovane naturalista britannico, Alfred Wallace, che aveva fatto un esperienza simile andando nelle indie, con la sfortuna però che la nave ebbe un incendio e moltissimo del materiale che aveva raccolto andò perduto.
Conoscendo Darwin come geologo questo giovane naturalista gli manda un manoscritto sull'argomento, molto simile alla teoria di Darwin, che gli dice di avere molti più dati per cui è arrivato alle stese conclusioni. Gli propone quindi una presentazione comune, ma gli premette di essere molto più avanti sulla strada di una pubblicazione. Wallace acconsente ed in fretta e furia, in un anno, Darwin pubblica la sua opera.
Conferme scientifiche
Test come il test di piastramento in replica di Joshua ed Ethel Lederberg negli anni ’50 e '60 o il test di fluttuazione di Salvatore Luria dimostrarono quindi inequivocabilmente la giustezza delle teorie di Darwin: le mutazioni sono casuali, non hanno intenzionalità ne direzionalità.