Concetti Chiave
- Le prove iniziali a supporto delle idee di Darwin includevano la geologia, la paleontologia e l'anatomia comparata, integrate successivamente da biochimica e genetica.
- I fossili, come quello del pikaia gracilens, offrono prove fondamentali dell'evoluzione, dimostrando la trasformazione dei cordati da notocorda a colonna vertebrale.
- La teoria "Out of Africa" sostiene che ci furono due migrazioni dall'Africa, una delle quali ha coinvolto gli antenati dell'uomo moderno.
- L'esperimento di Lederberg e Luria ha dimostrato che le mutazioni sono preadattive, mentre la selezione naturale è adattiva, selezionando gli organismi più adatti.
- Il concetto di selezione naturale di Darwin è stato ispirato dal saggio di Malthus sulla lotta per la sopravvivenza a causa delle risorse limitate.
Indice
Le prove iniziali di Darwin
Le prove a supporto delle idee di Darwin furono inizialmente la geologia/paleontologia e l’anatomia comparata. Successivamente la biochimica, la biologia molecolare e la genetica; si notò infatti che gli organismi presentano le stesse macromolecole e simili codici genetici.
Fossili e teoria Out of Africa
Nonostante le nuove tecnologie i fossili rimangono fondamentali prove a favore dell’evoluzione perché ad esempio dal pikaia gracilens, il più antico tra i cordati, si è potuta dimostrare l’evoluzione degli stessi, che inizialmente non presentavano una colonna vertebrata, ma una notocorda. Attraverso i fossili Darwin dedusse che l’uomo derivasse da scimmie antropomorfe originarie dell’Africa orientale. Esiste infatti una teoria, nota come Out of Africa, secondo cui vi furono due migrazioni dall’Africa. La prima riguarda l’homo erectus che si estinse, invece la seconda interessa i nostri antenati.
Mutazioni e selezione naturale
A dimostrare che le mutazioni sono preadattive e quindi non direzionali e prive di intenti, furono Lederberg e Luria. È al contrario la selezione ad essere adattiva perchè seleziona gli organismi più adatti.
Per formulare il concetto di selezione naturale prese spunto da un saggio di Malthus, un economista inglese, che riteneva che la crescita delle popolazioni umane non potesse essere incontrollata, essendo le risorse limitate; vi doveva quindi essere una lotta per la sopravvivenza. Darwin dedusse così che questa legge valesse anche per gli animali.
Collaborazione tra Darwin e Wallace
In contemporanea Wallace contattò Darwin e gli inviò un saggio sulla tendenza delle varietà a distaccarsi dal tipo originale. Il lavoro di Darwin rischiava quindi di essere superato, fu così che fecero una presentazione insieme nel 1858, ma nel 1859 pubblicò sull’Origine della specie.