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Concetti Chiave

  • I microcorpi sono organelli densi, avvolti da una sola membrana, e sono coinvolti in processi ossidativi che producono perossido di idrogeno.
  • Questi organelli trasportano proteine già sintetizzate attraverso un meccanismo post-traduzionale, ma non possono sintetizzare proteine autonomamente.
  • Nei tessuti animali, i microcorpi includono i perossisomi, che partecipano all'ossidazione degli acidi grassi a piccola catena.
  • Nelle cellule vegetali, esistono anche gli gliossisomi, che trasformano i grassi in zuccheri durante il ciclo del glicosilato.
  • I perossisomi fogliari nelle piante sono coinvolti nella fotorespirazione, essenziale per smaltire il glicolato tossico.

Microcorpi

Organelli particolarmente densi, delimitati da una sola membrana, coinvolti in processi ossidativi che spesso portano alla produzione di perossido di idrogeno. Hanno delle caratteristiche intermedie tra le vescicole di smistamento e organelli più complessi come mitocondri e plastidi, per tale ragione si sa poco su come si siano originati.
Trasportano proteine che sono già state completamente sintetizzate (e in termini tecnici si dice che le trasporta con meccanismo post- traduzionale), ovvero che la sintesi delle proteine dei microcorpi inizia e finisce nei ribosomi liberi e poi esistono sistemi di traslazione sulla membrana dell’organulo che trasportano queste proteine all’interno, però non hanno la capacità di sintetizzare proteine autonomamente essendo prive di DNA e ribosomi.


Esistono diverse tipologie di microcorpi, nelle cellule animali troviamo solo i perossisomi, i quali sono anche coinvolti nell’ossidazione degli acidi grassi a piccola catena.
Nelle cellule vegetali invece possiamo anche trovare i “gliossisomi” che operano nel ciclo del glicosilato (processo che permette alle piante di convertire i grassi in zuccheri, cosa che avviene spesso nei semi oleaginosi, quando poi devono germinare, perché sono ricchi di grassi, riserve di energia particolarmente concentrate, che poi devono essere convertiti carboidrati affinché la pianta possa crescere) e i “perossisomi fogliari“, quest’ultimi sono coinvolti nel processo di fotorespirazione (in particolari condizioni, come in giornate particolarmente calde gli stomi si chiudono e non permettono all’anidride carbonica di entrare e la fuoriuscita dell’ossigeno, il processo fotosintetico non procede come dovrebbe, non porta alla riduzione dell’anidride carbonica a scheletri carboniosi, ma porta alla formazione di un prodotto tossico chiamato glicolato e che deve essere smaltito, nel recesso di smaltimento intervengono organelli come i mitocondri i plastidi e anche i perossisomi fogliari).

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