isabellabaz2
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • La teoria dell'evoluzione di Charles Darwin sfida il creazionismo, proponendo che le specie si evolvono attraverso un lungo processo di differenziazione.
  • Darwin introduce la selezione naturale, dove gli individui competono per le risorse limitate, portando all'adattamento e alla sopravvivenza dei più adatti.
  • La teoria di Darwin spiega la varietà delle forme di vita e le differenze tra individui di una stessa specie come risultato dell'evoluzione.
  • Il creazionismo sostiene un ordine gerarchico divino, mentre Darwin propone un'evoluzione priva di un disegno divino prefissato.
  • La visione darwiniana sostituisce il provvidenzialismo con una spiegazione puramente naturale dell'ordine del mondo.

Indice

  1. Teoria dell'evoluzione di Darwin
  2. Contrasto con il creazionismo
  3. Selezione naturale e competizione

Teoria dell'evoluzione di Darwin

Una delle principali teorie scientifiche elaborate in ambito positivista, fu la teoria dell’evoluzione della specie, presentata dal naturalista inglese Charles Darwin (1809-82), nell'opera “L’origine della specie” (1859).

Questa teoria proponeva una spiegazione unitaria di fenomeni naturali, che avevano da sempre attirato l’attenzione di molti studiosi.

Essa trattava di alcune principali questioni: la grande varietà delle forme degli organismi viventi, l’esistenza di infinite differenze e affinità tra individui di una stessa specie, l’ordine e l’equilibrio del mondo naturale e vegetale.

Contrasto con il creazionismo

Per molti secoli, la teoria dominante in questo campo era stato il creazionismo: esso negava la possibilità di trasformazioni ed evoluzioni in ambito naturale; secondo questa teoria, Dio ha imposto alla natura un ordine gerarchico, gli individui sarebbero disposti in una scala di perfezione, al primo gradino troveremmo l’uomo; l’impossibilità di un’evoluzione non permetterebbe a ciascuna specie di salire o scendere questa scala. Darwin rovesciò completamente questa visione, sostenendo che il mondo è il risultato di un’evoluzione durata milioni di anni. Gli esseri viventi, secondo questa concezione, sarebbero il risultato di un lunghissimo processo di differenziazione, a partire da poche differenze originarie, dunque alcune specie hanno modificato i loro caratteri, altre sono morte, altre ancora sono nate.

Selezione naturale e competizione

Per spiegare in quale modo avvenissero tali mutamenti, Darwin elaborò la teoria della selezione naturale: secondo questa tesi, in ciascun ambiente, gli individui sono in competizione tra loro e con quelli delle altre specie; la risposta alla competizione è la lotta per la sopravvivenza, proprio perché le risorse di un qualsiasi ambiente sono sempre inferiori, rispetto agli individui esistenti; le varianti di una specie, meno adatte ad un tipo di ambiente si riprodurranno meno e tenderanno a scomparire.

Darwin, negando che l’ordine naturale fosse il risultato di un grande e definitivo disegno divino, escludeva anche la possibilità di un ordine naturale che rispecchiasse i fini divini; al provvidenzialismo egli aveva sostituito una visone esclusivamente naturale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la teoria principale presentata da Charles Darwin nel suo lavoro "L'origine della specie"?
  2. La teoria principale presentata da Charles Darwin è la teoria dell'evoluzione della specie, che propone una spiegazione unitaria dei fenomeni naturali attraverso l'evoluzione e la selezione naturale.

  3. In che modo la teoria dell'evoluzione di Darwin differisce dal creazionismo?
  4. La teoria dell'evoluzione di Darwin differisce dal creazionismo in quanto sostiene che il mondo è il risultato di un'evoluzione durata milioni di anni, mentre il creazionismo afferma che Dio ha imposto un ordine gerarchico immutabile alla natura.

  5. Come spiega Darwin i cambiamenti nelle specie viventi?
  6. Darwin spiega i cambiamenti nelle specie viventi attraverso la teoria della selezione naturale, dove gli individui competono per le risorse limitate e le varianti meno adatte tendono a scomparire, portando a un processo di differenziazione e adattamento.

Domande e risposte