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Concetti Chiave

  • La transizione dai procarioti agli eucarioti è avvenuta circa 2 miliardi di anni fa, documentata da fossili di eucarioti unicellulari.
  • I procarioti sono privi di organelli e possiedono DNA circolare, mentre gli eucarioti hanno organelli e DNA lineare con più origini di replicazione.
  • La teoria endosimbiontica di Lynn Margulis spiega l'evoluzione delle cellule eucariotiche attraverso l'inglobamento di procarioti, formando mitocondri e cloroplasti.
  • La fagocitosi di batteri eterotrofi respiratori ha portato alla simbiosi con cellule ospitanti, dando origine ai mitocondri.
  • Margulis ha fornito prove della teoria endosimbiontica: similitudini tra i ribosomi di mitocondri/cloroplasti e batteri, e la struttura del genoma e delle membrane.

Indice

  1. Evoluzione da procarioti a eucarioti
  2. Caratteristiche degli eucarioti
  3. Teoria endosimbiontica di Lynn Margulis
  4. Origine dei mitocondri e cloroplasti

Evoluzione da procarioti a eucarioti

Il passaggio da procarioti a eucarioti è avvenuto circa 2 miliardi di anni fa, come testimoniato dai fossili di eucarioti unicellulari così datati.

Differenze tra procarioti ed eucarioti:
Procarioti:

• non presentano organelli;

• il DNA è circolare e costituito da una sola molecola;

• c’è una parete con dei peptidoglicani (gli eubatteri hanno composizione diversa rispetto a quella degli archea);

• le dimensioni vanno da 0,2 a 10μm;

• sono unicellulari.

Caratteristiche degli eucarioti

Eucarioti:

• presentano organelli;

• il loro DNA è lineare costituito da più molecole, di modo che vi siano più origini di replicazioni e quindi in modo che ci voglia meno tempo per replicarlo;

• c’è una parete solo nei vegetali;

• le dimensioni vanno da 5 a 100μm;

• possono essere pluricellulari.

Teoria endosimbiontica di Lynn Margulis

La teoria endosimbiontica, proposta da Lynn Margulis, delinea come si passò da una cellula procariotica a una eucariotica 2 miliardi di anni fa. Probabilmente si partì da una cellula procariotica senza parete, vi era però ugualmente una membrana con introflessioni che andò a creare dei compartimenti, come il nucleo. Altre introflessioni avrebbe poi creato il reticolo endoplasmatico.

Origine dei mitocondri e cloroplasti

L’endosimbiosi invece viene presa in causa per spiegare l’origine dei mitocondri: vi fu la fagocitosi di batteri eterotrofi capaci di respirazione aerobia, tali batteri non furono però digeriti, ma si creò una simbiosi tra i due organismi: l’ospitante poté così usare la respirazione cellulare, invece il batterio eterotrofo poteva utilizzare le risorse presenti nella cellula ospitante.

Successivamente cellule già presentanti mitocondri, inglobarono procarioti fotosintetici, come i cianobatteri. Ciò diede origine a un’altra simbiosi. Nacquero così cellule che presentavano sia cloroplasti che mitocondri.

Margulis propose delle prove alla sua teoria: mitocondri e cloroplasti hanno ribosomi per la sintesi proteica, molto simili a quelli dei batteri, hanno un genoma circolare e sono delimitati da una doppia membrana esterna, reminiscenza della vecchia fagocitosi. Non hanno però possibilità di vita autonoma.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra procarioti ed eucarioti?
  2. I procarioti non presentano organelli e hanno un DNA circolare, mentre gli eucarioti presentano organelli e un DNA lineare costituito da più molecole.

  3. Come spiega la teoria endosimbiontica l'origine dei mitocondri?
  4. La teoria endosimbiontica suggerisce che i mitocondri derivano dalla fagocitosi di batteri eterotrofi capaci di respirazione aerobia, che non furono digeriti ma formarono una simbiosi con la cellula ospitante.

  5. Quali prove supportano la teoria endosimbiontica secondo Lynn Margulis?
  6. Le prove includono il fatto che mitocondri e cloroplasti hanno ribosomi simili a quelli dei batteri, un genoma circolare e sono delimitati da una doppia membrana esterna, ma non possono vivere autonomamente.

Domande e risposte