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Concetti Chiave

  • La penetrazione della cellula uovo è possibile solo per uno spermatozoo, grazie a una variazione chimico-fisica della membrana che impedisce la polispermia.
  • Dopo la fecondazione, l'ovocita secondario diventa uno zigote in 24 ore e inizia la segmentazione, portando alla formazione di due cellule in 48 ore.
  • Entro 4 giorni, l'embrione raggiunge lo stadio di morula con 16 cellule, e tra 5-6 giorni diventa una blastocisti con circa 100 cellule.
  • Per sopravvivere, la blastocisti deve impiantarsi nell'endometrio dell'utero, altrimenti l'embrione non può ottenere nutrienti essenziali.
  • Il trofoblasto, parte della blastocisti, è cruciale per la nutrizione dell'embrione, formando la placenta ma non contribuendo direttamente all'embrione stesso.

Indice

  1. Processo di fecondazione
  2. Sviluppo embrionale iniziale
  3. Importanza del trofoblasto

Processo di fecondazione

A penetrare la cellula uovo è solo uno spermatozoo: la polispermia è impedita da una variazione chimico-fisica della membrana, in particolare da una variazione del potenziale di membrana dell’ovulo e dall’apertura dei canali di sodio che permettono l’ingresso degli ioni sodio.

Sviluppo embrionale iniziale

Se l’ovocita secondario viene fecondato, 24 ore dopo diviene zigote, dopo 48 ore comincia la segmentazione, vengono così prodotte due cellule, che dopo 4 giorni raggiungono lo stadio di morula, ossia a 16 cellule.

Dopo 5-6 giorni all’interno della morula si forma una cavità ripiena di liquido e si parla di stadio della blastocisti. L’embrione in questa fase risulta costituito da circa 100 cellule. In questa fase l’embrione ha raggiunto l’utero e per sopravvivere deve necessariamente “impiantarsi” ovvero “attaccarsi” all’endometrio che è il tessuto che tappezza internamente la cavità uterina. Se questo processo non avviene correttamente l’embrione non riesce a sopravvivere perché non ha più a disposizione sostanze nutritive.

Importanza del trofoblasto

Importante in questa fase è il l trofoblasto, un tessuto cellulare che serve a nutrire l’embrione: dà origine alla placenta e ad altri annessi embrionali, ma non partecipa alla costituzione dell’embrione stesso. Si tratta, dal punto di vista anatomico, della massa cellulare esterna della blastocisti.

Domande e risposte