Concetti Chiave
- I dendriti funzionano come le principali strutture di ricezione dei segnali nei neuroni, simili a un'antenna.
- La complessa ramificazione dei dendriti facilita la raccolta di informazioni da più fonti.
- L'assone è un prolungamento sottile e meno ramificato, difficile da individuare al microscopio.
- Le spine dendritiche sono piccole formazioni che stabiliscono connessioni con altri neuroni.
- Le cellule motoneuroni nel midollo spinale sono responsabili della contrazione dei muscoli scheletrici.
).
Funzione dei dendriti
I dendriti rappresentano la principale zona di ricezione dei segnali, il principale input della cellula, come un’antenna ricevente. L’estrema ramificazione dei dendriti è chiaramente suggestiva della propensione dei neuroni a raccogliere informazioni da fonti
multiple. Gli studiosi del campo analizzano in dettaglio l’estensione complessiva, la direzione, il livello di ramificazione dei dendriti dei neuroni di interesse, per dedurre o per aiutare a dedurre il tipo di processo in cui le cellule sono impegnate.
Caratteristiche dell'assone
L’assone è quel prolungamento sottile e solitario che nell’immagine si dirige verso il basso. L’assone è decisamente più difficile da rintracciare al microscopio, perché è più sottile, liscio, meno ramificato, per lo meno in prossimità del soma. È importante inoltre sottolineare che la parte iniziale dell’assone, lievemente più ampia, è chiamato cono di
emergenza. ”.
Spine dendritiche e quesiti istologici
Dai dendriti partono
numerosissime formazioni piccole, le spine dendritiche, che rappresentano punti di contatto con altri neuroni. Si deve svelare la natura delle porzioni di tessuto colorate poco o nulla. Il quesito istologico principale è: queste zone pallide sono prevalentemente occupate da cellule o loro parti oppure si tratta di una matrice extracellulare paragonabile a quella dei connettivi? Per rispondere al quesito si guarda un altro preparato del SNC, sempre colorato con il cresil-violetto, proveniente però dal midollo spinale. Sono visibili un certo numero di cellule di
dimensioni davvero notevoli (guardare la scala nell’immagine): sono speciali cellule nervose dette motoneuroni, direttamente responsabili della contrazione dei muscoli scheletrici.