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Concetti Chiave

  • L'attivazione dei linfociti T naïve avviene tramite segnali di attivazione e citochine specifiche, determinando la loro polarizzazione.
  • La trasduzione del segnale influenza la produzione di fattori di trascrizione, modificando epigeneticamente i loci citochinici.
  • Le cellule dendritiche e i macrofagi, insieme ad altre cellule dell'immunità innata, producono citochine che guidano lo sviluppo delle sottopopolazioni di linfociti T.
  • Ciascuna sottopopolazione di linfociti T effettori regola la propria crescita e quella delle altre attraverso la produzione di citochine.
  • Le modificazioni epigenetiche permettono ai linfociti TH1 di sviluppare funzioni effettrici, come l'attivazione dei macrofagi e la regolazione dello switch isotipico dei linfociti B.

Indice

  1. Attivazione e differenziazione dei linfociti T
  2. Ruolo delle citochine e delle APC
  3. Modulazione delle sottopopolazioni linfocitarie

Attivazione e differenziazione dei linfociti T

Insieme a segnali di attivazione dati dall’interazione tra TCR e molecole MHC di classe II che presentano l’antigene, quindi, giungono ai linfociti T naïve le citochine specifiche per la differenziazione incontro a cui dovranno andare. L’attivazione dei linfociti prevede inizialmente un periodo di priming in cui ricevono stimoli e segnali dell’ambiente in cui sono posti, da APC o da altre cellule del sistema immunitario.

In seguito, le singole cellule T vanno via via polarizzandosi in base alla direzione da cui giungono le citochine delle APC. La trasduzione del segnale va quindi ad agire sulla produzione di fattori di trascrizione che vanno ad agire su determinati geni citochinici. Questo implica che questi segnali determinano un rimodellamento cromatinico di quei loci che codificano per quel tipo di citochine mentre determina un blocco per gli altri loci, sempre tramite modifiche epigenetiche. Queste modificazioni alla cromatina vengono ereditate dalle cellule clonate a partire dalla cellula differenziata rendendole subito pronte ad agire nel momento in cui incontrano la cellula bersaglio, il macrofago o altre cellule che presenteranno l’antigene specifico che ha attivato inizialmente la risposta immunitaria.

Ruolo delle citochine e delle APC

Le citochine che guidano lo sviluppo verso le diverse sottopopolazioni sono prodotte principalmente dalle cellule dendritiche o dai macrofagi, ma anche da altre cellule dell’immunità innata quali i linfociti NK, i basofili o ancora i mastociti presenti nel sito di induzione della risposta immune. Sono possibili inoltre, altri stimoli, ancora oggetto di studio e diversi dalle citochine, che possono influenzare la differenziazione dei linfociti T naïve quali: la sottopopolazione di appartenenza della APC o il background genetico di quest’ultima.

Modulazione delle sottopopolazioni linfocitarie

Ciascuna sottopopolazione di linfociti T effettori produce citochine che promuovono lo sviluppo di quella setta sottopopolazione anche su altre cellule e possono sopprimere lo sviluppo delle altre; in modo che ciascuna sottopopolazione si regoli con le altre. Infine, ciascuna sottopopolazione viene prodotta dall’interazione con cellule presentanti antigeni appartenenti al tipo di microrganismi che quella sottopopolazione è più capace di combattere, secondo peculiari moduli effettori.

Grazie alle modificazioni epigenetiche provocate a seguito di tali eventi si potranno avere linfociti TH1 differenziati con le loro funzioni effettrici mediate dalla produzione principalmente di INF-γ, tra queste ultime in particolare si ricordano l’attivazione dei macrofagi e la regolazione dello switch isotipico di alcuni gruppi di linfociti B.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo delle citochine nella polarizzazione dei linfociti CD4?
  2. Le citochine specifiche, prodotte principalmente da cellule dendritiche e macrofagi, guidano la differenziazione dei linfociti T naïve verso diverse sottopopolazioni, influenzando la trasduzione del segnale e il rimodellamento cromatinico.

  3. Come avviene la regolazione tra le diverse sottopopolazioni di linfociti T effettori?
  4. Ciascuna sottopopolazione di linfociti T effettori produce citochine che promuovono il proprio sviluppo e possono sopprimere quello delle altre, garantendo un equilibrio tra le sottopopolazioni.

  5. Quali sono le funzioni effettrici dei linfociti TH1 differenziati?
  6. I linfociti TH1 differenziati, grazie alle modificazioni epigenetiche, mediano le loro funzioni effettrici principalmente attraverso la produzione di INF-γ, che include l'attivazione dei macrofagi e la regolazione dello switch isotipico di alcuni linfociti B.

Domande e risposte