paoletz00
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • I CD sono proteine che identificano specifici tipi cellulari attraverso un profilo unico, composto da un acronimo e un codice genetico.
  • Esistono due popolazioni distinte di CDC: CDC1, coinvolte nella cross-presentazione agli linfociti CD8+, e CDC2, che presentano antigeni ai linfociti CD4+.
  • I linfociti, cellule semplici e piccole con un grosso nucleo, hanno ricevuto maggiore attenzione scientifica solo di recente, culminando con il premio Lasker nel 2019 a Cooper e Miller per studi sui linfociti T e B.
  • In fase "resting", i linfociti B e T hanno bassa attività metabolica, ma possono attivarsi e proliferare in risposta a stimoli, trasformandosi in linfoblasti.
  • I linfociti T possono dividersi fino a 50.000 volte, mentre i linfociti B, pur con capacità di divisione limitata, non necessitano di numeri elevati per svolgere le loro funzioni.

Indice

  1. Origine della nomenclatura CD
  2. Funzioni delle popolazioni CDC
  3. Caratteristiche dei linfociti
  4. Attività dei linfociti B e T

Origine della nomenclatura CD

Il modo in cui questa nomenclatura è nata è il seguente. Diversi tipi mettevano a punto anticorpi che legavano proteine sulla superficie di leucociti umani o di topo. Alcuni anticorpi riconoscevano la stessa proteina, lo stesso cluster. Questo cluster veniva identificato e nomenclato. Attualmente ci sono più di 300 CD. Quindi in sostanza i CD sono particolari proteine che identificano un particolare stipite cellulare. Ogni proteina è quindi identificata da un profilo CD, un acronimo e un codice genetico. Quindi si può identificare una cellula sulla base dal suo profilo CD.

Funzioni delle popolazioni CDC

CDC comprendono due popolazioni distinte: CDC1 e CDC2. Queste popolazioni svolgono funzioni molto diverse. Le CDC1 esprimono l’integrina CD103, che è molto importante per tutte le cellule che hanno residenzialità. Queste cellule hanno una funzione nel cross-presenting, ovvero la capacità di prendere l’antigene e presentarlo per generare una risposta di linfociti CD8+, quindi i linfociti citotossici. Le CDC2 invece sono specializzate nel presentare l’antigene ai linfociti CD4+. Queste sono due vie completamente distinte dal punto di vista molecolare (argomento approfondito nelle prossime lezioni.

Caratteristiche dei linfociti

Viene mostrata l’immagine citologica ultrastrutturale del linfocita ottenuta tramite microscopio ottico e microscopio elettronico.

Il linfocita è una cellula piuttosto semplice, piccola, che non ha un'attività o morfologia peculiare e le cui dimensioni sono circa di 8-10 µm. Presenta un grosso nucleo di solito eccentrico, una sottile corona di citoplasma ed è quasi privo di organelli: sono presenti solo alcuni ribosomi e pochissimi granuli. Per questo motivo l’attenzione su queste cellule si è avuta solo negli ultimi anni. Nel 2019 è stato assegnato a Max Cooper e Jacques Miller il premio per gli studi sui linfociti T e B, si tratta dell' ‘’Albert Lasker Award’’, un premio molto prestigioso per i ricercatori in campo medico.

Attività dei linfociti B e T

Mentre i linfociti circolanti sono in condizioni ‘’resting’’, cioè hanno una bassa attività metabolica e si trovano in fase G0 del ciclo cellulare, i linfociti B e T sono in grado di rispondere agli stimoli, riconosciuti tramite il loro recettore, proliferando e andando incontro a una serie di cambiamenti ultrastrutturali come ad esempio l'aumento di dimensioni, la modificazione della forma ovale del nucleo e la comparsa degli organuli. Queste cellule così modificate sono dei linfoblasti e sono un segno inequivocabile del passaggio dalla fase G0 alla fase G1 che preclude la successiva mitosi. I linfociti T e B hanno capacità di dividersi. Un linfocita T può espandersi e dividersi fino ad originare 50.000 cellule diverse, mentre ogni linfocita B ha la capacità di generare 5.000 cellule: i linfociti B hanno una capacità limitata perché non hanno bisogno di svolgere la loro funzione attraverso grandi numeri di cellule.

Domande da interrogazione

  1. Come è nata la nomenclatura dei cluster CD?
  2. La nomenclatura dei cluster CD è nata quando diversi tipi di anticorpi legavano proteine sulla superficie di leucociti umani o di topo, riconoscendo la stessa proteina o cluster, che veniva poi identificato e nomenclato. Attualmente ci sono più di 300 CD.

  3. Quali sono le differenze funzionali tra le popolazioni CDC1 e CDC2?
  4. Le CDC1 esprimono l'integrina CD103 e sono coinvolte nel cross-presenting per generare una risposta di linfociti CD8+. Le CDC2, invece, sono specializzate nel presentare l'antigene ai linfociti CD4+, rappresentando due vie molecolari distinte.

  5. Quali sono le caratteristiche ultrastrutturali dei linfociti?
  6. I linfociti sono cellule semplici e piccole, con un grosso nucleo eccentrico, una sottile corona di citoplasma e quasi privi di organelli, con solo alcuni ribosomi e pochissimi granuli. Le loro dimensioni sono circa 8-10 µm.

  7. Qual è la capacità di divisione dei linfociti T e B?
  8. I linfociti T possono espandersi e dividersi fino a originare 50.000 cellule diverse, mentre i linfociti B possono generare 5.000 cellule, avendo una capacità limitata poiché non necessitano di grandi numeri per svolgere la loro funzione.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community