Concetti Chiave
- I CD sono proteine che identificano specifici tipi cellulari attraverso un profilo unico, composto da un acronimo e un codice genetico.
- Esistono due popolazioni distinte di CDC: CDC1, coinvolte nella cross-presentazione agli linfociti CD8+, e CDC2, che presentano antigeni ai linfociti CD4+.
- I linfociti, cellule semplici e piccole con un grosso nucleo, hanno ricevuto maggiore attenzione scientifica solo di recente, culminando con il premio Lasker nel 2019 a Cooper e Miller per studi sui linfociti T e B.
- In fase "resting", i linfociti B e T hanno bassa attività metabolica, ma possono attivarsi e proliferare in risposta a stimoli, trasformandosi in linfoblasti.
- I linfociti T possono dividersi fino a 50.000 volte, mentre i linfociti B, pur con capacità di divisione limitata, non necessitano di numeri elevati per svolgere le loro funzioni.
Indice
Origine della nomenclatura CD
Il modo in cui questa nomenclatura è nata è il seguente. Diversi tipi mettevano a punto anticorpi che legavano proteine sulla superficie di leucociti umani o di topo. Alcuni anticorpi riconoscevano la stessa proteina, lo stesso cluster. Questo cluster veniva identificato e nomenclato. Attualmente ci sono più di 300 CD. Quindi in sostanza i CD sono particolari proteine che identificano un particolare stipite cellulare. Ogni proteina è quindi identificata da un profilo CD, un acronimo e un codice genetico. Quindi si può identificare una cellula sulla base dal suo profilo CD.
Funzioni delle popolazioni CDC
CDC comprendono due popolazioni distinte: CDC1 e CDC2. Queste popolazioni svolgono funzioni molto diverse. Le CDC1 esprimono l’integrina CD103, che è molto importante per tutte le cellule che hanno residenzialità. Queste cellule hanno una funzione nel cross-presenting, ovvero la capacità di prendere l’antigene e presentarlo per generare una risposta di linfociti CD8+, quindi i linfociti citotossici. Le CDC2 invece sono specializzate nel presentare l’antigene ai linfociti CD4+. Queste sono due vie completamente distinte dal punto di vista molecolare (argomento approfondito nelle prossime lezioni.
Caratteristiche dei linfociti
Viene mostrata l’immagine citologica ultrastrutturale del linfocita ottenuta tramite microscopio ottico e microscopio elettronico.
Il linfocita è una cellula piuttosto semplice, piccola, che non ha un'attività o morfologia peculiare e le cui dimensioni sono circa di 8-10 µm. Presenta un grosso nucleo di solito eccentrico, una sottile corona di citoplasma ed è quasi privo di organelli: sono presenti solo alcuni ribosomi e pochissimi granuli. Per questo motivo l’attenzione su queste cellule si è avuta solo negli ultimi anni. Nel 2019 è stato assegnato a Max Cooper e Jacques Miller il premio per gli studi sui linfociti T e B, si tratta dell' ‘’Albert Lasker Award’’, un premio molto prestigioso per i ricercatori in campo medico.
Attività dei linfociti B e T
Mentre i linfociti circolanti sono in condizioni ‘’resting’’, cioè hanno una bassa attività metabolica e si trovano in fase G0 del ciclo cellulare, i linfociti B e T sono in grado di rispondere agli stimoli, riconosciuti tramite il loro recettore, proliferando e andando incontro a una serie di cambiamenti ultrastrutturali come ad esempio l'aumento di dimensioni, la modificazione della forma ovale del nucleo e la comparsa degli organuli. Queste cellule così modificate sono dei linfoblasti e sono un segno inequivocabile del passaggio dalla fase G0 alla fase G1 che preclude la successiva mitosi. I linfociti T e B hanno capacità di dividersi. Un linfocita T può espandersi e dividersi fino ad originare 50.000 cellule diverse, mentre ogni linfocita B ha la capacità di generare 5.000 cellule: i linfociti B hanno una capacità limitata perché non hanno bisogno di svolgere la loro funzione attraverso grandi numeri di cellule.
Domande da interrogazione
- Come è nata la nomenclatura dei cluster CD?
- Quali sono le differenze funzionali tra le popolazioni CDC1 e CDC2?
- Quali sono le caratteristiche ultrastrutturali dei linfociti?
- Qual è la capacità di divisione dei linfociti T e B?
La nomenclatura dei cluster CD è nata quando diversi tipi di anticorpi legavano proteine sulla superficie di leucociti umani o di topo, riconoscendo la stessa proteina o cluster, che veniva poi identificato e nomenclato. Attualmente ci sono più di 300 CD.
Le CDC1 esprimono l'integrina CD103 e sono coinvolte nel cross-presenting per generare una risposta di linfociti CD8+. Le CDC2, invece, sono specializzate nel presentare l'antigene ai linfociti CD4+, rappresentando due vie molecolari distinte.
I linfociti sono cellule semplici e piccole, con un grosso nucleo eccentrico, una sottile corona di citoplasma e quasi privi di organelli, con solo alcuni ribosomi e pochissimi granuli. Le loro dimensioni sono circa 8-10 µm.
I linfociti T possono espandersi e dividersi fino a originare 50.000 cellule diverse, mentre i linfociti B possono generare 5.000 cellule, avendo una capacità limitata poiché non necessitano di grandi numeri per svolgere la loro funzione.