Concetti Chiave
- I linfociti T helper (TH1, TH2, TH17, TFH) svolgono ruoli distinti contro diversi patogeni, con TH1 che attiva i macrofagi per combattere i batteri intracellulari.
- I linfociti TH2 agiscono sulla barriera mucosa e midollo osseo, eliminando parassiti come gli elmintici attraverso la produzione di citochine specifiche.
- I linfociti TH17 stimolano le cellule epiteliali a produrre chemochine e peptidi antimicrobici per difendersi da batteri extracellulari e funghi.
- I linfociti TFH modulano l'attività dei linfociti B, influenzando lo switch isotipico e la maturazione dell'affinità per rispondere a vari microrganismi.
- Il differenziamento dei linfociti T helper è determinato da specifiche citochine prodotte dalle APC, influenzando il tipo di risposta immunitaria.
Ruolo dei linfociti T helper
I linfociti T helper di tipo 1, 2, 17 e follicolari inducono un effetto pro-infiammatorio e provocano una risposta verso patogeni diversi, ad esempio i linfociti TH1 producono principalmente INF-γ che attiva i macrofagi infettati da batteri intracellulari e l’effetto che si viene a creare fa sì che si potenzi l’azione del macrofago stesso, importante in particolare per contrastare quei patogeni che rimangono nelle vescicole del macrofago e che non riescono ad essere eliminati autonomamente da quest’ultimo. Nel caso dei TH2, invece, si vede un’azione a livello di barriera, quindi sulle cellule mucipare delle mucose ad esempio, e a livello di midollo osseo per la produzione di cellule dell’immunità innata che, in particolare, agiscono non tanto nella fagocitosi di parassiti ma piuttosto nell’eliminazione di questi ultimi (nello specifico quelli elmintici, ossia organismi pluricellulari che parassitano soprattutto le regioni dell’intestino). Per quanto riguarda i TH17, questi vengono a produrre effetti a livello di epitelio delle mucose o della cute con le loro citochine per far produrre alle cellule epiteliali e stromali chemochine, peptidi antimicrobici e far richiamare neutrofili per combattere soprattutto batteri extracellulari e funghi. Infine, la sottopopolazione TFH ha il compito di modulare l’attività dei linfociti B potenziando l’attività del linfocita B attivato con la produzione di IL-21 e inoltre ha il ruolo di produrre, a seconda dello stimolo ricevuto durante la loro attivazione, varie citochine delle sottopopolazioni di linfociti TH1, TH2, TH17 iniziando in questo modo la modulazione dello switch isotipico e sulla maturazione dell’affinità, agendo così contro tutti i tipi di microrganismo.
Differenziazione dei linfociti T
Queste differenziazioni tra le varie sottopopolazioni dipendono dal terzo segnale, o segnale numero 3 dei tre segnali (cfr. Sbobina 24) e quindi del segnale di differenziamento che riguarda i diversi tipi di citochine prodotti dalla APC nel momento in cui interagisce con la cellula T naïve.
Citochine e sottopopolazioni
Il differenziamento dei diversi linfociti T helper, e anche degli altri tipi di linfociti, dipende quindi dal rilascio di determinati tipi di citochine dalla APC e in particolare le più importanti e specifiche per le diverse sottopopolazioni sono le seguenti:
- IFN-γ e IL-12 inducono il differenziamento dei linfociti T naïve in linfociti TH1 (che poi producono IFN-γ),
- IL-4 induce il differenziamento in linfociti TH2 (che poi producono IL-4, IL-5 e IL-13),
- TGF-β, IL-6 e IL-23 inducono il differenziamento in linfociti TH17 (che poi producono IL-17 e IL-22),
- IL-6 induce il differenziamento in linfociti TFH (che poi producono soprattutto IL-21 e gli altri tipi di citochine)
- TGF-β e IL-2 che, in assenza di IL-6, inducono il differenziamento in linfociti TREG (che poi producono TGF-β e IL-10)
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo principale dei linfociti TH1 nella risposta immunitaria?
- Come agiscono i linfociti TH2 nel sistema immunitario?
- Quali effetti producono i linfociti TH17 e su quali tipi di patogeni agiscono principalmente?
- Qual è la funzione dei linfociti TFH nella modulazione della risposta immunitaria?
I linfociti TH1 producono principalmente INF-γ, che attiva i macrofagi infettati da batteri intracellulari, potenziando la loro azione per contrastare i patogeni che rimangono nelle vescicole del macrofago.
I linfociti TH2 agiscono a livello di barriera, come nelle mucose, e nel midollo osseo per produrre cellule dell'immunità innata, eliminando parassiti elmintici piuttosto che fagocitarli.
I linfociti TH17 producono effetti a livello di epitelio delle mucose o della cute, inducendo la produzione di chemochine e peptidi antimicrobici per richiamare neutrofili, combattendo batteri extracellulari e funghi.
I linfociti TFH modulano l'attività dei linfociti B, potenziando la loro attività con la produzione di IL-21 e altre citochine, influenzando lo switch isotipico e la maturazione dell'affinità contro vari microrganismi.