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Concetti Chiave

  • La matrice extracellulare differenzia i tessuti connettivi dagli altri tessuti, composta da sostanza fondamentale amorfa e fibre.
  • La sostanza fondamentale è principalmente acqua con proteine e polisaccaridi che trattengono acqua e determinano la consistenza della matrice.
  • Le fibre variano per tipo e quantità: collagene per resistenza, elastiche per flessibilità, e reticolari per supporto strutturale.
  • La matrice consente al tessuto connettivo di avvolgere e sostenere organi, resistendo a distensione e abrasioni.
  • I tessuti connettivi variano dalla matrice molle del tessuto adiposo alla matrice dura di ossa e cartilagine.

La matrice extracellulare è ciò che rende i tessuti connettivi tanto differenti dagli altri tipi di tessuto.

Indice

  1. Composizione della matrice
  2. Tipi di fibre nella matrice
  3. Variazioni del tessuto connettivo

Composizione della matrice

La matrice, che viene prodotta da cellule del tessuto connettivo, è formata da due componenti principali, la sostanza fondamentale amorfa e le fibre.
La sostanza fondamentale della matrice è in larga misura composta da acqua contenente alcune proteine e grandi molecole polisaccaridiche dotate di carica elettrica.

Le proteine agiscono come una «colla» che permette a cellule del connettivo di aderire alle fibre della matrice immerse nella sostanza fondamentale. Le molecole polisaccaridiche, elettricamente cariche, trattengono acqua nell’intreccio che formano. Le variazioni della quantità di questi polisaccaridi comportano variazioni della consistenza della matrice che può essere fluida, gelatinosa o solida e dura. La capacità di incorporare grandi quantità di acqua consente alla sostanza fondamentale di funzionare come riserva d’acqua per l’organismo.

Tipi di fibre nella matrice

Fibre di tipo diverso e in quantità variabile sono una componente della matrice. Secondo il tipo di tessuto connettivo, tali fibre comprendono fibre collagene (bianche, che si distinguono per la loro elevata resistenza alla trazione), fibre elastiche (gialle, la cui caratteristica fondamentale è la capacità di lasciarsi distendere e poi tornare alla lunghezza iniziale) e fibre reticolari (sottili fibre collagene che formano l’impalcatura interna di organi molli come la milza). Le unità strutturali, o monomeri, di queste fibre sono prodotte da cellule del connettivo e poi secrete nella sostanza fondamentale dove si assemblano a formare le fibre dei vari tipi.

Variazioni del tessuto connettivo

Grazie alla sua matrice extracellulare, il tessuto connettivo è in grado di formare un tessuto morbido che avvolge gli organi in grado di sostenere il peso, di resistere alla distensione e ad altri danni, come l’abrasione, che nessun altro tessuto potrebbe sopportare. Tuttavia presenta delle variazioni. A un estremo il tessuto adiposo è composto prevalentemente da cellule e la matrice è molle. All’estremo opposto l’osso e la cartilagine hanno assai poche cellule e una grande quantità di matrice dura che rende questi tessuti estremamente resistenti

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i componenti principali della matrice extracellulare nei tessuti connettivi?
  2. La matrice extracellulare è composta principalmente da una sostanza fondamentale amorfa e da fibre, prodotte dalle cellule del tessuto connettivo.

  3. Come varia la consistenza della matrice extracellulare?
  4. La consistenza della matrice varia in base alla quantità di molecole polisaccaridiche, che possono renderla fluida, gelatinosa o solida e dura.

  5. Qual è la funzione delle fibre nella matrice extracellulare?
  6. Le fibre, che includono fibre collagene, elastiche e reticolari, conferiscono resistenza alla trazione, elasticità e struttura interna agli organi molli, rispettivamente.

Domande e risposte