Concetti Chiave
- I linfociti T si dividono in naive, effector e memory, classificati tramite il citofluorimetro con anticorpi monoclonali e fluorofori.
- Durante l'immunizzazione, i linfociti T si attivano e si espandono fino al settimo giorno, per poi ridursi con la diminuzione dell'infezione.
- Esistono due modelli per l'induzione delle cellule di memoria: il modello lineare e il modello ramificato, che descrivono diverse vie di differenziazione.
- Le cellule di memoria si suddividono in tre sottogruppi: centrale, effettrici e residenti nei tessuti, distinguibili tramite l'espressione di CCR7.
- La produzione di cellule CD8 di memoria richiede l'intervento di CD4, con il coinvolgimento di CD40 e IL-2, con un ruolo cruciale del CD25 nelle diverse fasi cellulari.
Indice
Classificazione dei linfociti T
Come noto, i linfociti T possono essere suddivisi in naive, effector e memory in base al tipo di molecole che esprimono (evidenziate al citoforimetro utilizzando anticorpi monoclonali marcati con fluorofori diversi).
Durante l’immunizzazione, sia che questa avvenga per infezione che per vaccinazione, fin da subito (giorno 0) l’infezione raggiunge velocemente il suo acme con espansione clonale del patogeno. I linfociti T, in gra-do di riconoscere gli antigeni, si attivano e si espandono, raggiungendo il loro apice nell’espansione clona-le al settimo giorno (giorno 7), quando il picco dell’infezione comincia già a scendere. Dopo il picco, spe-cialmente se l’agente patogeno inizia ad essere smaltito grazie ai linfociti T e grazie all’immunità innata, inizia la fase di contrazione nel numero di cellule effettrici (si passa da 106 a 104 per CD8 e da 104 a 102 per CD4, quindi entrambi scendono di due ordini di grandezza nella scala logaritmica). Il loro numero non si azzera completamente perché alcuni cloni specifici si mantengono costituendo le cellule di memoria.
Modelli di induzione delle cellule di memoria
Ci sono 2 modelli utilizzati per spiegare l’induzione delle cellule di memoria:
• Modello lineare – la maggior parte degli effettori nel momento della contrazione muore, ma alcuni sopravvivono e si sviluppano verso la popolazione di memoria. Secondo la teoria lineare, quindi, le cellule di memoria compaiono dalle cellule effettrici, e questo spiega il motivo per cui mantengono l’espressione di CD122, sensibile nei confronti dell’interleuchina 15 e 2. Il CD127, invece, è sensibi-le nei confronti dell’interleuchina 7;
• Modello Ramificato (branched) – propende verso una differenziazione iniziale tra effettori e memory. Nel momento in cui il clone si attiva, c’è già una decisione in uno dei due sensi
Tipologia di linfociti T della memoria
Tipologia di linfociti T della memoria
Le cellule di memoria sono eterogenee e comprendono 3 differenti sottogruppi di cellule:
• Cellule di memoria centrale
• Cellule di memoria effettrici
• Cellule di memoria residenti nei tessuti e negli organi linfoidi secondari
Il sottogruppo centrale e il sottogruppo effettore possono essere distinti attraverso l’espressione per l’interleuchina CCR7, molto espresso nelle naive e nelle memory, poco nelle effettrici. Per produrre cellule CD8 di memoria è necessario l’aiuto da parte dei CD4, che coinvolge i CD40 e il signal per l’interleuchina 2, per cui è importante il CD25 che contraddistingue la catena alfa del recettore per l’interleuchina 2, che poi non verrà più espresso nelle cellule di memoria. Infatti, si nota come l’espressione di CD25 sia bassa nelle naive, e di conseguenza questo gruppo di cellule è poco affine per IL-2.
Domande da interrogazione
- Quali sono i modelli utilizzati per spiegare l'induzione delle cellule di memoria?
- Come si distinguono i sottogruppi di cellule di memoria?
- Qual è il ruolo dei CD4 nella produzione di cellule CD8 di memoria?
- Cosa accade ai linfociti T durante l'immunizzazione?
I modelli sono due: il modello lineare, dove la maggior parte degli effettori muore e alcuni si sviluppano in cellule di memoria, e il modello ramificato, che prevede una differenziazione iniziale tra effettori e memory.
I sottogruppi di cellule di memoria si distinguono attraverso l'espressione per l'interleuchina CCR7, che è molto espressa nelle naive e nelle memory, ma poco nelle effettrici.
I CD4 aiutano nella produzione di cellule CD8 di memoria coinvolgendo i CD40 e il segnale per l'interleuchina 2, importante per il CD25, che contraddistingue la catena alfa del recettore per l'interleuchina 2.
Durante l'immunizzazione, i linfociti T si attivano e si espandono, raggiungendo il loro apice al settimo giorno, per poi entrare in una fase di contrazione, mantenendo alcuni cloni specifici come cellule di memoria.