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Concetti Chiave

  • Il genoma degli eucarioti varia notevolmente in dimensioni e contiene sequenze di DNA eccedenti rispetto a quelle attive.
  • I geni eucariotici sono discontinui, con lunghe sequenze di DNA non codificanti chiamate introni tra le sequenze codificanti.
  • Le sequenze di regolazione nei geni eucariotici sono spesso distanti dal codice di inizio, aumentando la lunghezza totale del gene.
  • Introni ed esoni vengono trascritti in RNA messaggero eterogeneo (hnRNA), con introni rimossi attraverso il processo di splicing.
  • Il ruolo esatto delle sequenze interposte negli eucarioti è ancora oggetto di studio, ma potrebbero influenzare la regolazione genica.

Indice

  1. Il genoma eucariotico
  2. Il gene eucariotico è discontinuo

Il genoma eucariotico

Negli eucarioti le dimensioni del genoma variano molto in relazione al grado di complessità delle strutture degli organismi. Il genoma degli eucarioti risulta comunque eccedente rispetto a quello realmente attivo.

Il gene eucariotico è discontinuo

Con tecniche di manipolazioni genetiche è stato possibile mettere in luce che per molti geni degli eucarioti non vi è, come per i virus e i procarioti, una precisa corrispondenza tra la sequenza delle triplette e la sequenza degli amminoacidi delle proteine codificate.

Tra sequenze di nucleotidi significativi si estendono intatti lunghi tratti di DNA, che non codificano per alcun amminoacido, definiti sequenze interposte o introni; il gene dunque è discontinuo. Le sequenze di regolazione inoltre sono poste a grande distanza dal codice di inizio, cosicché le dimensioni del gene risultano ulteriormente estese. Il tratto codificante è definito esone o coding block.
Le sperimentazioni, condotte dapprima per i geni degli RNA ribosomiali in Drosophila e per i geni delle globine e delle ovalbumine nei mammiferi, hanno evidenziato che sia gli introni sia gli esoni, vengono fedelmente trascritti in lunghe molecole di RNA messaggero, che si ritrovano nel nucleo e costituiscono mRNA eterogeneo o hnRNA.
Non tutto l’hnRNA prodotto viene però utilizzato dalla cellula: parte di esso viene sottoposto a un processo di maturazione, per cui le sequenze interposte vengono eliminate dalla catena con un meccanismo di tagli e cuci o splicing. Solo dopo lo splicing le molecole di mRNA passano nel citoplasma.
Il ruolo delle sequenze interposte non è ancora perfettamente conosciuto; probabilmente esse intervengono nei meccanismi di regolazione dell’espressione genica.

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