Concetti Chiave
- Il mitocondrio è delimitato da due membrane, creando due comparti distinti: la camera interna con la matrice e la camera esterna.
- Le creste mitocondriali aumentano la superficie interna, favorendo processi metabolici cruciali.
- Contiene molecole simili a quelle batteriche, come DNA, RNA e ribosomi, permettendo una sintesi proteica limitata ma essenziale.
- Le membrane mitocondriali hanno composizioni diverse e partecipano al ricambio di componenti citoplasmatiche.
- L'autofagosoma, visibile al microscopio elettronico, permette di osservare la dinamica delle membrane nel ricambio cellulare.
Struttura del mitocondrio
Il mitocondrio presenta una membrana esterna che avvolge completamente l’organello e una membrana interna che divide l’organello in due comparti separati anche dal punto di vista topologico: la camera interna (rappresentata in grigio), che contiene la matrice mitocondriale, e la camera esterna, posta fra le due membrane (in celeste). Inoltre, sono presenti le creste caratteristiche dell’organello.
Funzionalità del mitocondrio
L’aspetto più caratterizzante del mitocondrio è la presenza al suo interno di un corredo molecolare molto simile a quello che si osserva in una semplice cellula batterica (DNA, RNA e ribosomi) effettivamente attivi: il mitocondrio è in grado di dare origine a meccanismi di sintesi proteica che, per quanto siano limitati dal punto di vista quantitativo, sono una parte importante della funzionalità dell’organello. Tutte queste componenti sono contenute nella camera interna del mitocondrio (la matrice).
Processi di ricambio cellulare
La composizione delle due membrane, esterna ed interna, è profondamente diversa. può fondersi con questa membrana ed immettere all’interno gli enzimi attivi, che distruggono il mitocondrio insieme a uno dei due foglietti di membrana dell’ex RER. Un sistema simile permette il ricambio di quasi tutte le componenti del citoplasma, incluse anche porzioni di citosol, come le proteine del citoscheletro. È possibile vedere nell’immagine qui a fianco un autofagosoma al microscopio elettronico ed è possibile contare le membrane presenti e seguire il loro andamento
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