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Concetti Chiave

  • L'interleuchina-1 attiva i linfociti T helper, che si legano ai macrofagi e rilasciano citochine per stimolare la produzione di cloni cellulari specifici.
  • I linfociti T helper attivano i linfociti B, che inglobano i microrganismi esterni e presentano i frammenti antigenici alle MHC di classe seconda.
  • Il legame tra linfociti T helper e il complesso antigene-proteina stimola la produzione di plasmacellule e anticorpi, avviando la risposta umorale primaria.
  • Nei linfociti infettati, i complessi antigene-MHC di classe prima si presentano ai linfociti T citotossici, che si attivano per eliminare le cellule infette.
  • I linfociti T citotossici rilasciano perforina per indurre la lisi cellulare o si legano a recettori specifici per stimolare l'apoptosi delle cellule infette.

Una citochima, l’interleuchina-1 attiva un linfocita T helper, la cui azione presenta essenzialmente 2 fasi: l’attivazione, per cui il linfocita Th specifico per quell’antigene, si lega macrofago, che ha inglobato l’antigene e lo ha degradato per lisi, e rilascia citochime con il compito di stimolare la produzione di un clone di cellule differenziate specifiche per quell’antigene. Dopodiché si l’attuazione per cui i linfociti T helper attivano i linfociti B caratteristici per quell’antigene, che una volta legati ai microrganismi esterni ai loro recetti li inglobano per demolirli e presentarne per endocitosi i frammenti alle MCH di classe seconda ai Th.

Questi quindi, quando si legano il complesso antigene-proteina liberano altre citochime per stimolare nei linfociti B la produzione di plasmacellule che rilasciano così gli anticorpi, che inducono la risposta primaria umorale, e cellule della memoria pronte per una risposta secondaria.

In una cellula untata o infettata i frammenti proteici si legano una proteina MHC di classe prima e il complesso antigene MHC di classe prima si colloca sulla membrana cellulare per presentarsi a linfociti T citotossici specifici per quell’antigene che, riconoscendolo, si legano a questo e si attivano. I linfociti si duplicano e rilasciano la perforina, che stimola la lisi dell'intera cellula oppure possono legarsi uno specifico recettore presente sulla stessa per indurne l'apoptosi: queste tue strategie spesso cooperano al fine di eliminare cellule infettate che quindi sono riconosciute come antigeni non self o mutate riconosciute come antigeni self.

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