Begna
di Begna
Genius
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Concetti Chiave

  • I vaccini devono essere sicuri, duraturi e protettivi, evitando di causare malattie o morte.
  • La protezione vaccinale può avvenire tramite anticorpi neutralizzanti o cellule T protettive.
  • Un vaccino ideale deve essere stabile, economico, facile da somministrare e avere pochi effetti collaterali.
  • Gli adiuvanti nei vaccini aumentano l'immunogenicità e selezionano specifiche popolazioni di linfociti T helper.
  • Gli adiuvanti favoriscono la presentazione e l'uptake dell'antigene, ed estendono la durata della risposta immunitaria.

Indice

  1. Caratteristiche di un buon vaccino
  2. Considerazioni pratiche sui vaccini
  3. Ruolo degli adiuvanti nei vaccini

Caratteristiche di un buon vaccino

Le caratteristiche che contraddistinguono un buon vaccino sono:

Sicurezza – non deve essere in grado da solo di causare malattia o morte;

Duraturo – deve dare una protezione durevole, di anni;

Protettivo – deve garantire la protezione da parte di una eventuale infezione da parte di un pato-geno;

Per essere protettivo il vaccino deve: 1) indurre la produzione di anticorpi neutralizzanti – il patogeno deve es-sere bloccato appena accede all’organismo. Il virus della poliomielite è in grado di infettare cellule che non possono essere rimpiazzate (neuroni); L’anticorpo neutralizzante è necessario per prevenire l’infezione di queste cellule; oppure deve 2) indurre la produzione di cellule T protettive – alcuni patogeni, ad esempio quelli intracellulari, vengono combattuti meglio con le risposte cellulo-mediate

Considerazioni pratiche sui vaccini

Vi sono da fare anche delle considerazioni pratiche dato che, oltre all’efficacia, un vaccino ideale dovrebbe presentare anche le seguenti caratteristiche:

• Il vaccino deve avere stabilità biologica – importante affinché possa essere conservato anche in condi-zioni di temperature non basse (devono poter essere trasportati nelle zone tropicali/equatoriali);

• Costo abbastanza contenuto per ogni dose;

• Facilità di somministrazione;

• Pochi effetti collaterali.

Ruolo degli adiuvanti nei vaccini

Adiuvanti

Spesso, insieme ai vaccini (in particolar modo con quelli ricombinanti), vengono aggiunti gli adiuvanti, cioè sostanze che hanno il compito di aumentare l’immunogenicità dei vaccini (attraverso l’effetto di una immu-nomodulazione). Nello specifico, gli adiuvanti:

• Modificano il network citochinico andando a selezionare delle popolazioni di linfociti T helper;

• Agiscono nella presentazione dell’antigene mantenendo l’integrità conformazionale dell’antigene, im-portante 1) nel riconoscimento degli epitopi conformazionali da parte dei linfociti B, 2) nella pro-duzione di anticorpi neutralizzanti, 3) nella prolungata durata della risposta immunitaria e 4) nell’alto grado di affinità del legame antigene-anticorpo;

• Inducono l’attivazione dei linfociti CTL, in quanto sono in grado di favorire il legame dell’antigene al-le molecole MHC di classe I e di aumentare la stabilità del complesso MHC-antigene

• Favoriscono l’uptake dell’antigene da parte delle APC, poiché formano degli aggregati multimolecolari dell’antigene che favoriscono l’endocitosi

• Effettuano un effetto di storage a breve o a lungo termine, dal momento che sono in grado di rilasciare l’antigene in breve o lungo tempo (in modo da avere una stimolazione da parte delle APC)

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le caratteristiche principali di un buon vaccino?
  2. Un buon vaccino deve essere sicuro, duraturo e protettivo. Deve garantire protezione senza causare malattia, offrire una protezione di lunga durata e indurre la produzione di anticorpi neutralizzanti o cellule T protettive.

  3. Quali considerazioni pratiche devono essere fatte nella scelta di un vaccino?
  4. Oltre all'efficacia, un vaccino ideale dovrebbe avere stabilità biologica, un costo contenuto, facilità di somministrazione e pochi effetti collaterali.

  5. Qual è il ruolo degli adiuvanti nei vaccini?
  6. Gli adiuvanti aumentano l'immunogenicità dei vaccini modificando il network citochinico, mantenendo l'integrità dell'antigene, inducendo l'attivazione dei linfociti CTL, favorendo l'uptake dell'antigene e rilasciando l'antigene nel tempo per stimolare le APC.

Domande e risposte

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