Concetti Chiave
- La dieta senza glutine è attualmente l'unica terapia efficace per la celiachia, ma può risultare difficile da seguire a causa della contaminazione in molti alimenti.
- Gli alimenti confezionati senza glutine possono contenere tracce che, se consumati in eccesso, superano la soglia sicura, causando potenziali danni intestinali.
- Seguire rigorosamente una dieta priva di glutine può influire negativamente sulla qualità della vita, causando ansia e carenze nutrizionali.
- Nonostante la negativizzazione sierologica e una biopsia intestinale normale, alcuni pazienti continuano a manifestare disturbi, suggerendo diagnosi errate di celiachia.
- Altre condizioni come insufficienza pancreatica, sindrome dell'intestino irritabile o intolleranza al lattosio possono essere responsabili dei sintomi persistenti.
Terapia contro celiachia
Ad oggi l’eliminazione del glutine dalla dieta risulta essere l’unica terapia di cui disponiamo. Il glutine è contenuto non solo in tutti gli alimenti a base di cereali (come pane, pasta, dolci e pizza) ma è spesso utilizzato come addensante nella preparazione di insaccati, salumi, gelati e salse. Per un paziente, quindi, diventa difficile seguire una dieta rigorosamente priva di glutine perché questo è presente in molti alimenti sotto forma di contaminazione.Un ulteriore problema è rappresentato dagli alimenti senza glutine confezionati (come le merendine). Questo perché è richiesto che una merendina non contenga più di 10 mg per cento di glutine e ovviamente se un paziente introduce più alimenti confezionati al giorno può superare la soglia minima di glutine che non causa un danno della mucosa intestinale. Questa contaminazione può far si che permanga una positività anticorpale oppure la presenza di minime lesioni intestinali. Ai pazienti con malattia celiaca, infatti, si consiglia sempre di seguire il più possibile una dieta che sia “naturalmente” priva di glutine, ossia di utilizzare riso e mais al posto della pasta e di nutrirsi in modo tale che nella giornata i prodotti confezionati rappresentino una minima quantità per evitare la somma delle contaminazioni di glutine.
Ovviamente seguire una dieta così rigida per tutta la vita, seppur risolutiva, presenta alcuni problemi: riduce la qualità di vita del paziente perché è richiesto di controllare tutto ciò che mangia nei viaggi, nella sua socializzazione e nella sua attività lavorativa. Questo può portare a generare ansia, costrizione a fare rinunce e incomprensione. Questa dieta, inoltre, può determinare in alcuni casi alterazioni dell’alvo portando a stitichezza e carenza vitaminica perché il soggetto evita di mangiare determinati alimenti.
È evidente che sia presente un gap tra l’efficacia indiscutibile della dieta priva di glutine e la mancata efficienza perché il paziente risolve alcuni problemi a discapito di altri.
In ambulatorio non è infrequente visitare un paziente che continua ad avere disturbi ma ha risolto la problematica della malattia celiaca perché la sierologia si è negativizzata e la biopsia di controllo risulta ottima. In questo caso è necessario porre particolare attenzione in quanto la persistenza dei disturbi accompagnati dalla risoluzione dei segni di malattia celiaca ci evidenzia la necessità di indagare un’altra origine di tali disturbi poiché la diagnosi di malattia celiaca risulta scorretta. In questo caso le problematiche più frequenti che causano una persistenza dei sintomi sono:
● Insufficienza pancreatica,
● Malattia infiammatoria intestinale o sindrome dell’intestino irritabile,
● Contaminazione batterica del tenue,
● Deficit di lattosio,
● Colite microscopica;
● Disordini tiroidei.
Domande da interrogazione
- Qual è l'unica terapia attualmente disponibile per la celiachia?
- Quali sono le difficoltà principali nel seguire una dieta priva di glutine?
- Quali problemi possono insorgere nonostante una dieta priva di glutine?
- Perché è importante indagare ulteriormente se i sintomi persistono nonostante la negativizzazione della sierologia?
L'unica terapia disponibile è l'eliminazione del glutine dalla dieta, poiché il glutine è presente in molti alimenti e può causare danni alla mucosa intestinale nei pazienti celiaci.
Le difficoltà includono la presenza di glutine come contaminante in molti alimenti, la necessità di evitare alimenti confezionati che possono superare la soglia minima di glutine, e l'impatto sulla qualità della vita del paziente, che deve controllare rigorosamente la propria dieta.
Nonostante la dieta, i pazienti possono continuare a sperimentare disturbi a causa di altre condizioni come insufficienza pancreatica, malattie infiammatorie intestinali, contaminazione batterica del tenue, deficit di lattosio, colite microscopica o disordini tiroidei.
È importante perché la persistenza dei sintomi può indicare che la diagnosi di celiachia era scorretta e che i disturbi potrebbero avere un'altra origine, richiedendo ulteriori indagini per identificare la causa esatta.