Concetti Chiave
- La luce viene rifratta quando passa attraverso l'occhio, coinvolgendo la cornea, l'umore acqueo, il cristallino e il corpo vitreo.
- Il potere di rifrazione del cristallino è variabile, permettendo di mettere a fuoco la luce sulla retina modificando la sua convessità.
- L'accomodazione è la capacità dell'occhio di mettere a fuoco oggetti vicini, aumentando la curvatura del cristallino grazie alla contrazione del corpo ciliare.
- La luce proveniente da sorgenti distanti arriva in raggi paralleli, richiedendo meno modifiche al cristallino per una corretta messa a fuoco.
- Problemi di vista possono sorgere quando il cristallino è troppo forte o debole, o a causa di problemi strutturali del bulbo oculare.
Indice
Il fenomeno della rifrazione
Quando la luce passa da un mezzo a un altro di densità differente, la sua velocità si modifica e i suoi raggi vengono deviati, o rifratti. Nell’occhio i raggi luminosi vengono deviati quando incontrano la cornea, l’umore acqueo, il cristallino e il corpo vitreo.
Il ruolo del cristallino
Il potere di rifrazione della cornea, dell’umore acqueo e del corpo vitreo è costante, invece quello del cristallino può essere modificato dalle variazioni della forma del cristallino stesso, che diventa più o meno convesso, così da mettere la luce correttamente a fuoco sulla retina.
Quanto maggiore è la sua convessità, tanto più il cristallino devia i raggi luminosi; quanto più il cristallino è appiattito, tanto minore è la rifrazione della luce.
Accomodazione e visione
In generale, la luce proveniente da una sorgente distante (oltre 6 metri) arriva all’occhio in raggi paralleli e non è necessario che il cristallino modifichi la sua forma per metterla correttamente a fuoco sulla retina. Invece la luce proveniente da un oggetto vicino tende a divergere e il cristallino deve aumentare la sua curvatura per rendere possibile la visione da vicino. Pertanto il corpo ciliare si contrae, consentendo al cristallino di divenire più convesso. La capacità dell’occhio di mettere specificamente a fuoco gli oggetti vicini (quelli distanti meno di 6 metri) è l’accomodazione. L’immagine che si forma sulla retina come risultato dell’azione di rifrazione del cristallino è una immagine reale, rovesciata da sinistra a destra, capovolta (invertita) e più piccola dell’oggetto.
Problemi di vista
L’occhio normale è in grado di effettuare correttamente l’accomodazione; tuttavia possono insorgere problemi di vista quando un cristallino è troppo forte o troppo debole (converge, rispettivamente, troppo o troppo poco), oppure per problemi strutturali del bulbo oculare.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del cristallino nella rifrazione della luce?
- Come avviene l'accomodazione per la visione da vicino?
- Quali problemi di vista possono insorgere?
Il cristallino modifica il suo potere di rifrazione variando la sua forma, diventando più o meno convesso per mettere a fuoco la luce sulla retina.
Per la visione da vicino, il cristallino aumenta la sua curvatura grazie alla contrazione del corpo ciliare, permettendo di mettere a fuoco oggetti vicini.
Problemi di vista possono insorgere se il cristallino è troppo forte o debole, o per problemi strutturali del bulbo oculare.