Concetti Chiave
- Il nodo SA funge da pacemaker naturale del cuore, avviando ogni pulsazione cardiaca e stabilendo il ritmo del cuore.
- Il nodo AV ritarda leggermente l'eccitazione per permettere agli atri di contrarsi completamente prima che i ventricoli si attivino.
- Il danneggiamento del nodo AV può causare un blocco cardiaco, portando i ventricoli a pulsare autonomamente a una frequenza più bassa.
- Un pacemaker artificiale può essere installato chirurgicamente in caso di danneggiamento del nodo SA per mantenere una frequenza cardiaca regolare.
- Tachicardia e bradicardia rappresentano variazioni della frequenza cardiaca, ma la tachicardia prolungata può evolvere in fibrillazione, una condizione potenzialmente letale.
Il ruolo del nodo SA
Il nodo SA è una piccola masserella cellulare con un compito gigantesco, poiché dà inizio a ogni pulsazione cardiaca e stabilisce il ritmo dell’intero cuore. Quindi il nodo SA è detto spesso pacemaker. Dal nodo SA l’eccitazione si diffonde attraverso gli atri al nodo AV, e gli atri si contraggono. A livello del nodo AV l’eccitazione è lievemente ritardata in modo che gli atri hanno il tempo di finire di contrarsi. Lo stimolo passa poi rapidamente attraverso il fascio AV, le sue branche e le fibre di Purkinje, determinando una contrazione di «spremitura» dei ventricoli che inizia all’apice del cuore e procede verso gli atri. Questa contrazione causa l’efficace espulsione del sangue verso l’alto nelle grosse arterie che partono dal cuore. Poiché gli atri sono separati dai ventricoli da tessuto connettivo «isolante» che fa parte dello scheletro fibroso del cuore, le onde di depolarizzazione possono raggiungere i ventricoli soltanto passando attraverso il nodo atrioventricolare. Quindi, qualunque danneggiamento del nodo AV può sottrarre in parte o completamente i ventricoli alla regolazione da parte del nodo SA. Quando ciò si verifica, i ventricoli (e quindi il cuore) cominciano a pulsare con la loro propria frequenza, molto più bassa, per un po’ oppure sempre. Questa condizione è detta blocco cardiaco (o blocco atrioventricolare).
Problemi di conduzione cardiaca
Esistono altre condizioni che possono interferire con la regolare conduzione dell’eccitazione attraverso il cuore: per esempio, il danneggiamento del nodo SA determina una frequenza cardiaca più bassa. Quando sussiste questo problema, di solito si installa chirurgicamente un pacemaker artificiale. L’ischemia, l’assenza di un adeguato apporto di sangue al muscolo cardiaco, può portare alla fibrillazione, un fremere rapido e non coordinato della muscolatura cardiaca (che ricorda il brulichio di un sacchetto di vermi). La fibrillazione rende il cuore completamente inefficiente nella sua funzione di pompa ed è un’importante causa di morte per attacco cardiaco nell’adulto. La tachicardia è una frequenza cardiaca rapida (oltre 100 battiti al minuto). La bradicardia è una frequenza cardiaca sostanzialmente più lenta del normale (meno di 60 battiti al minuto). Nessuna delle due condizioni è patologica, ma una tachicardia prolungata può progredire in fibrillazione.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del nodo SA nel cuore?
- Cosa succede quando il nodo AV è danneggiato?
- Quali sono le differenze tra tachicardia e bradicardia?
Il nodo SA è responsabile dell'inizio di ogni pulsazione cardiaca e stabilisce il ritmo dell'intero cuore, motivo per cui è spesso chiamato pacemaker.
Il danneggiamento del nodo AV può causare un blocco cardiaco, dove i ventricoli iniziano a pulsare con la loro frequenza più bassa, sottraendosi alla regolazione del nodo SA.
La tachicardia è una frequenza cardiaca rapida (oltre 100 battiti al minuto), mentre la bradicardia è una frequenza cardiaca più lenta del normale (meno di 60 battiti al minuto). Nessuna delle due è patologica, ma la tachicardia prolungata può portare a fibrillazione.